Ieri sera nella trasmissione di Signorini c’era la ragazza che ha provocato uno dei maggiori scandali che abbia mai coinvolto il governo italiano: Ruby!
La ragazza, intervistata dal conduttore, ha raccontato la sua vita da di immigrata in Italia dal Marocco da quando aveva 9 anni.
La sua è una storia triste di una ragazza che quando era nel suo Paese non accettava i relativi usi e costumi che, per esempio, impedivano alle donne di andare al mare, mentre i suoi fratelli potevano naturalmente, in quanto uomini, andare a nuotare tranquillamente. Questo è solo un piccolo esempio della condizione di vita delle donne in Marocco.
Ha raccontato che quando la famiglia si è riunita col padre che lavorava in Italia, ha anche dovuto subire il suo autoritarismo contro la sua volontà di ragazza che già dall’età di 12 anni aveva abbracciato la cultura italiana e la religione cristiana.
Una ragazza che a 12 anni ha subito le attenzioni sessuali degli zii, fratelli del padre, e che confidandosi con la madre, la stessa, le ha imposto di subire e di non dire niente a nessuno perchè altrimenti le avrebbero fatte tornare in Marocco.
Una ragazza che porta i segni delle violenze del padre su di lei, segni indelebili e raccapriccianti sulla sua pelle che ha mostrato.
Per questo, ha raccontato, si era inventata una vita parallela da poter raccontare agli amici: la vita di una bambina prima, e poi di una ragazza, con una famiglia normale, che le voleva bene. Ma la realtà era ben diversa.
Presentata come ragazza bisognosa a Berlusconi, questi l’ha ascoltata con interesse e quando la congedò le diede in mano una busta chiusa che le disse di aprire quando fosse uscita da casa e le augurò di coltivare la sua intelligenza e di studiare. Quando l’aprì ci trovò dentro 7000 euro.
“E’ la prima persona che mi aiuta senza pretendere niente da me in cambio” ha detto. “Al contrario di quando vai anche a lavorare nelle famiglie che sei costretta ad andartene per le continue molestie sessuali da parte degli uomini di famiglia”.
“Non ho mai ricattato Berlusconi e non ho mai detto niente di diverso ai Pm della procura di Milano, malgrado le loro insistenze a farmi dire cose diverse, non capisco come mai sia successo tutto questo. Secondo me a questo punto bisognerebbe indagare sui Pm di Milano”.
Mentre spuntano testimonianze di altre ragazze che interrogate dai Pm di Milano sono state sottoposte a forti pressioni perchè firmassero delle dichiarazioni che non avevano mai rese..
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