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Rudi Garcia, la schiettezza (by Marius)

Creato il 15 luglio 2013 da Simo785

Rudi Garcia è schietto, non vi è dubbio. Appena iniziato il raduno pre-campionato della Roma già iniziano le salite “hors categorie” per i protagonisti; uno sparuto gruppetto di sedicenti tifosi giallorossi ha contestato società e giocatori nella sede altoatesina di Riscone palesando il malcontento per il finale della scorsa stagione, terminata con la sconfitta nel nella finale-derby di Coppa Italia. Il neo-allenatore giallorosso, Garcia, francese ma con palese genìa andalusa non si è fatto pregare e ha risposto a tono nel modo più geniale, accusando i contestatori di essere laziali, non tifosi della Roma… e giù polemiche. L’ex allenatore del Lille è nella capitale da neanche un mese e forse questo è stato il motivo di tanta schiettezza.

Come dargli torto comunque? Ognuno è libero di esternare i propri pensieri, anche di contestare, ma Garcia pretende giustamente di vedere i risultati prima di essere giudicato e con lui la nuova Roma.  Ciò che è accaduto lo scorso anno dovrebbe essere ormai storia, la stagione nuova è un prato vergine, ancora verde come i campi non ancora calpestati, dopo che i primi tacchetti l’avranno calcato i tifosi e la stampa potranno giudicare e, se il caso, contestare.

Le critiche a priori, soprattutto se gratuite, non possono certo giovare all’ambiente e possono solo destabilizzare la struttura di una squadra che deve essere ricostruita dopo il deludente anno appena trascorso.

Certo, parliamoci chiaro, nella Capitale la gestione di una squadra, in particolare quella giallorossa non è proprio semplicissima; ancor più che sull’altra sponda del Tevere e ancor più che nel resto d’Italia tanti fattori endogeni ed esogeni vanno gestiti nello spogliatoio giallorosso. Alcuni giocatori leggendari e spesso tifoseria e piazza contano ben di più della dirigenza nella valutazione dei risultati e nelle scelte sportive. Questo è stato storicamente un limite enorme che non ha consentito al Club di diventare una grande a livello europeo relegandola al ruolo di provinciale di lusso. Tre soli scudetti in quasi novant’anni di vita ne sono la prova lampante.

La proprietà americana dovrebbe dare un respiro più internazionale alla squadra ma se la città non saprà comprenderne l’opportunità non potrà mai essere annoverata nel club dei grandi.


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