27 marzo 1910, Motovelodromo di Torino; Sporting Club Universitaire de France e Servette di Ginevra giocano la prima partita di rugby in Italia. Settembre 2013, il capoluogo piemontese è teatro di un nuovo “battesimo” della palla ovale; in concomitanza dell’inizio del nuovo anno scolastico parte la prima delle nove Accademie zonali under 18 istituite dalla Federazione Italiana Rugby, presso l’Istituto Sociale dei Padri Gesuiti.
L’accademia raccoglie 30 ragazzi nati tra il ‘96 e il ’98 e provenienti da Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Di questi, tutti ospitati nella struttura di corso Siracusa, 6 frequentano il liceo dell’Istituto; gli altri seguono i loro corsi di studi presso le scuole superiori della città o della provincia. Terminate le lezioni, si ritrovano tutti al Sociale per svolgere gli allenamenti e e per studiare insieme, guidati dal manager della F.I.R. Alessandro Poma Genin, dal responsabile tecnico Matteo Mazzantini, dal preparatore atletico Andrea Lentini e dal vice allenatore Alejandro Eschoyez.
La giornata tipo comincia molto presto, con la sveglia alle 5.30; seguono un’ora di attività fisica differente (piscina, palestra) a seconda del giorno, colazione e lezione dalle 8.00 alle 13.30. Dopo pranzo, allenamento dalle 15 alle 17.30, sul campo del CUS Torino di Grugliasco o sul campo in erba sintetica dell’Istituto, quindi studio fino all’ora di cena e poi il meritato riposo. Il venerdì pomeriggio i ragazzi tornano nei rispettivi club di appartenenza per giocare le partite di campionato del fine settimana. Nel corso dell’anno è previsto anche un torneo tra le varie Accademie.
Ieri si è svolta la conferenza di presentazione dell’accademia torinese; “credo si tratti di un progetto innovativo volto a rilanciare la forza educativa dello sport” ha dichiarato Padre Vitangelo Denora, Delegato dei Collegi dei Padri Gesuiti della Provincia italiana e Gestore dell’Istituto Sociale. “L’Istituto Sociale e la Federazione Italiana Rugby condividono il sogno di formare persone complete dal punto di vista sportivo e umano, che sappiano esprimere i loro talenti nello sport, nella scuola e nella vita. Lo sport, in particolare il rugby, insegna a lottare per raggiungere i propri traguardi, educa alla disciplina e all’aiuto reciproco ed è fonte di grandi soddisfazioni”.
“Questa nuova struttura rappresenta un percorso formativo ideale per gli atleti” ha affermato Alfredo Gavazzi, presidente della FIR. “Lo studio è un aspetto fondamentale nella costruzione dell’atleta di alto livello ed è nostro dovere garantire un percorso scolastico adeguato ai giovani che entreranno a far parte delle Accademie Federali”.
Le Accademie zonali under 18 che la Federazione ha lanciato sul territorio nazionale coinvolgono 301 atleti dai 16 ai 18 anni. Oltra a quella di Torino, la prima ad essere fondata, ce ne sono a Catania, Milano, Mogliano, Brescia, Benevento, Roma, Rovigo e Prato. Per tutti i ragazzi il sogno è l’ingresso nell’Accademia Nazionale di Parma, dove termineranno il loro percorso di studi diventando atleti d’elite.
Luca Bianco
Guarda dove praticare Rugby a Torino e dintorni