RUGBY - Coppa del Mondo in Nuova Zelanda: Italia, terribile esordio contro l'Australia.

L'Italia targata Nick Mallett (per l'ultima volta alla guida della Nazionale) è partita per la Nuova Zelanda, pronta a giocarsi il Mondiale ovale numero 7 della storia. Gli addetti ai lavori sostengono che si tratti dell'Italia di rugby più forte di sempre e che, per questo, l'Irlanda (diretta concorrente, almeno sulla carta, per l'accesso storico ai quarti di finale) fa meno paura. Il calendario delle partite della Poule C prevede subito il debutto di fuoco, l'11 settembre ad Auckland (ore 5.30 italiane), contro i fortissimi Wallabies australiani, tra i maggiori candidati alla vittoria finale. Sarà importante non farsi tritare dall'onda d'urto avversaria contenendo quella che sembra una resa onorevole: insomma va bene perdere ma con con uno scarto abissale. Il secondo match, decisamente più abbordabile, è contro la Russia a Nelson il 20 settembre alle ore 9.30 italiane; in questo caso è d'obbligo una vittoria larga e convincente per rimettersi subito in carregiata. La terza partita, sempre a Nelson, è in programma per il 27 settembre alle ore 8.30 italiane contro gli Stati Uniti: vale quanto detto per la Russia, importante quindi fare bottino pieno con un ampio scarto a favore. Il match fondamentale arriverà il 2 ottobre contro l'Irlanda (ore 9.30 italiane a Dunedin); ci si giocherà l'accesso ai quarti di finale, storico per l'Italia, mancato di un soffio all'ultima Coppa del Mondo (sfortunato calcio piazzato sbagliato allo scadere, contro la Scozia). Il pre-mondiale ha decretato una Italia a corrente alternata, la quale nelle amichevoli ha battuto senza convincere il debole Giappone ed ha ceduto di fisico con la Scozia. Chissà che Italia troveremo al Mondiale, sia nella tenuta atletica che in quella psicologica, considerando anche che il ct Mallett è alla sua ultima esperienza in azzurro (licenziato già da tempo, lo sostituirà a mondiale finito il francese Brunel). L'impressione è che si poteva evitare, perchè la recente storia (calcistica, mister Lippi) ci insegna che è più prudente aspettare gli eventi.