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Rugby: Cus Ad Maiora a segno a Genova contro i cugini cussini

Creato il 23 novembre 2014 da Sportduepuntozero

rugby - Cus Ad Maiora - foto Diego BarbieriDue errori e la vittoria. Sono i due volti del derby cussino che ha visto i torinesi del Cus Ad Maiora Rugby 1951 espugnare lo Stadio Carlini di Genova e sconfiggere i cugini liguri per 30-21. Risultato della maggior mole di lavoro sviluppata dai torinesi guidati dal capitano Andrea Merlino. Un’affermazione che mancava dalla conquista esterna in casa del Piacenza della terza giornata di andata. Coach Andre Bester cambia otto quindicesimi rispetto alla squadra schierata a Reggio. Rientra Aspeling, spostato a estremo, e con lui rifanno capolino da titolari Murgia all’ala e Carbone in terza linea. Esordio stagionale nel XV iniziale per Musso, mediano di mischia al posto di Jaluf. Merlino va in seconda linea con Sebastiano Lo Greco e in prima Modonutto, Martina e Nicita, anche lui alla prima dell’anno da titolare, rilevano Montaldo, Lo Faro e Racca. In campo dunque Aspeling, Murgia (st Carlalberto Lo Greco), Civita, Marco Monfrino, Perju, Edward Reeves, Musso (st Jaluf), Ursache, Carbone, Maso (st Malvagna), Merlino, Lo Greco, Nicita (st Mattia Racca), Martina (st Lo Faro), Modonutto (pt Montaldo). In panchina Pellegrini e Valenti. Il CUS Genova si affida a Sandri, Bedocchi (pt Gregorio), Castle, Alberghini (st Dapino), Serpico, Cipriani, Garaventa (st Cadeddu), Bertirotti, Barry, Maccari (st Imperiale), Fisiihai, Dell’Anno (st Del Terra), Avignone, Pallaro, Cattaneo (pt D’amico, st Riccobono). A disposizione Casaleggio.

Aspeling dimostra subito di essere di nuovo in buona forma e al 2′ piazza fra i pali, portando in vantaggio gli ospiti (0-3). L’Ad Maiora pressa i locali nei loro 22 metri e all’11′, su un’azione insistita, Ursache penetra a modo suo in meta e Aspeling trasforma per lo 0-10. Il CUS Genova reagisce e dopo 20′ mette la testa fuori. Il centro australiano Castle lo porta in prossimità della linea e Avignone finalizza in meta. Ci mette il piede anche Cipriani, per la trasformazione del 7-10. I padroni di casa sfruttano poi un “buco” per l’ovale perso da Martina e al 27′ vanno a realizzare con Castle e a trasformare con Cipriani (14-10). Con i genovesi in 14, per il giallo a capitan Pallaro, i biancoblù al 40′ si riportano avanti con una maul e palla schiacciata da Montaldo, con il piede di Aspeling ancora mirabile protagonista della trasformazione (14-17). Si va al riposo così, con i torinesi che esibiscono un maggior possesso palla, purtroppo non sfruttato a dovere al cospetto di avversari che invece si dimostrano più efficaci a capitalizzare le poche occasioni avute.

Scatta la ripresa e Aspeling al 1′ dà spettacolo dalla piazzola, inquadrando i pali da 45 metri (14-20). Neanche il tempo di esultare che al 4′ un errore di controllo di Murgia propizia la meta di Dell’Anno, trasformata da Cipriani (21-20). Impazzano le sostituzioni e al 16′ Lo Faro viene ammonito. Al 22′ la stessa sorte tocca al locale Imperiale. Aspeling al 27′ da distanza siderale effettua il sorpasso (21-23). Poi ci pensa la mischia a fare la differenza e a costringere i rivali a falli ripetuti. Logica conseguenza la meta tecnica al 35′ che, trasformata da Aspeling, mette al sicuro i subalpini dalle brutte sorprese (21-30). Peccato per il mancato bonus, ma i quattro punti conquistati alimentano la speranza di rimonta in classifica, in vista dell’immediata rivincita con i genovesi della prossima domenica all’Albonico.


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