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Rugby: Cus Ad Maiora. Coach Regan Sue, il bilancio del 2013 e gli obiettivi del 2014

Creato il 27 dicembre 2013 da Sportduepuntozero

Cus Torino Rugby - Foto Diego BarbieriRegan Sue, il tecnico neozelandese della giovane public company Ad Maiora Rugby 1951, costituita ufficialmente nel novembre 2013, allo scopo di sostenere la sezione rugby del Centro Universitario Sportivo di Torino, pensa già al 2014 : «Riposerò un po’ la testa, ma allo stesso tempo farò tanta analisi e valutazione di dove siamo. Comincerò anche a programmare la seconda parte della stagione. Ora lascerò ai ragazzi una settimana di break e un’altra in cui ognuno avrà la sua tabella e si allenerà da solo a casa o in palestra. Ci ritroveremo all’Albonico il 6 gennaio e mi aspetto che tutti si ripresentino in forma. Non vedo l’ora di ripartire, perché c’è molto da fare. Sappiamo che non siamo una squadra completa e che abbiamo mille difetti e questo può essere anche un vantaggio».

Coach Sue è un perfezionista assoluto, che ha il culto del lavoro, e dunque le feste che lo attendono in famiglia, in compagnia anche dei due figli che giocano a Viadana, non saranno di pura vacanza. Sembrerebbe quasi un peccato lo stop agonistico di 40 giorni, prima della ripresa con l’inizio del girone di ritorno, perché potrebbe interrompere lo splendido momento cussino, caratterizzato da cinque vittorie consecutive, quattro delle quali con il bonus. 

«In realtà – chiarisce Sue – sono contento che ci sia la pausa e spero di poter ripetere queste parole al termine della prima partita del 2 febbraio. I nostri atleti si impegnano sempre alla morte in settimana in qualsiasi condizione di tempo e sono sempre presenti e meno di casi eccezionali. Un po’ di riposo farà loro bene. Fermarci ci darà anche l’opportunità di ripetere la preparazione che abbiamo svolto ad agosto. Gli allenamenti saranno durissimi. Siamo secondi, ma non abbiamo ancora fatto nulla, perché siamo solo a metà dell’opera. Faremo i conti alla fine». 

Sulla vittoria di Badia si fa prendere poco dall’entusiasmo : « Sembrerà strano a dirsi, ma non abbiamo giocato bene. Abbiamo fatto troppi errori e commesso troppi falli nella nostra metà campo, consentendo a Berchesi di calciare ben nove punizioni. Non siamo poi riusciti a lanciare il nostro attacco e abbiamo avuto problemi in mischia, anche per alcune decisioni arbitrali. Li abbiamo sofferti in touche e anche il contrattacco non ha funzionato sui loro rilanci con i piedi. Non mi sono piaciuti neppure i placcaggi in uno contro uno. Siamo riusciti a vincere lo stesso, perché la squadra è stata molto coraggiosa e ognuno ha sempre sostenuto il compagno fino all’ultimo secondo. Abbiamo un gruppo che è molto unito e tutti sono sempre disposti a versare sudore e a sputare sangue per la maglia. Il secondo elemento a nostro favore è che abbiamo utilizzato bene il sistema di gioco. I ragazzi durante la partita hanno cambiato da un sistema di difesa a un altro, riuscendo ad adattarsi in corsa alla situazione».

I cussini torinesi sono ora secondi in classifica con 33 punti, vicinissimi al primo Valsugana Rugby PD che domina a un solo punto di distanza. Non resta che aspettare il prossimo appuntamento di campionato nel girone B della serie A, a febbraio contro i campani di Benevento. Nel frattempo, nell’ultimo weekend libero di gennaio,  gli universitari affronteranno in amichevole i Lyons Piacenza.

Tatiana Zarik

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