di Roberto Bertellino
Il campo sta dicendo che i ragazzi di coach Regan Sue, ormai soprannominati “Marine” per i ritmi di allenamento cui si sottopongono, stanno imparando dai propri errori e crescendo. Queste sono le note più confortanti che si possono trarre dal match in casa della corazzata recchelina. All’Albonico si era vista una squadra capace di esercitare una superiorità territoriale, ma carente in fase conclusiva, laddove spesso la lucidità e l’esperienza fanno la differenza. La settimana ha portato utili consigli e in Liguria il complesso è apparso ancora più performante. Sono arrivate ben tre mete, opera di Martin Thomsen, Marco Monfrino e Sebastiano Lo Greco al 13′, 21′ e 43′ della ripresa (l’apertura sudafricana ha anche calciato fra i pali una trasformazione), frutto di una maggiore mole di gioco, e l’imbattibilità del “Carlo Androne” è caduta dopo due anni. Per i locali sono andati a segno Noto, Salsi e Villagra.
«La maggior tenuta fisica dei nostri – spiega il direttore sportivo Salvo Lo Greco – è stata la chiave di volta, che ha consentito loro fulminei cambi di campo e veloci capovolgimenti di fronte. Capitan Andrea Merlino ha guidato con maestria gli avanti, che, grazie al “peso” del neo acquisto Ursache e agli insegnamenti dello specialist coach Alejandro Eschoyez, si candidano a figurare fra le migliori mischie del prossimo campionato. Ottime le invenzioni di Thomsen, che ha orchestrato e diretto gli spumeggianti trequarti, che si sono avvalsi delle corse di Marco Monfrino e Luca Bestetti, fresco nuovo innesto proveniente dall’Asr Milano». Si torna dunque da Recco con il sorriso sulle labbra, pronti però a non montarsi la testa, perché le partite che contano veramente saranno altre.
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