Quattro punti bagnati ma di grande spessore, quelli conquistati ieri dal CUS Ad Maiora Rugby 1951 al centro sportivo Angelo Albonico contro il CUS Genova, nel remake della sfida messa in scena al Carlini di Genova la settimana prima. Cus a segno per 13-10. Vittoria meritata e più netta di quanto dica il punteggio, su un campo tutto sommato in condizioni discrete anche se molto allentato. Coach Andre Bester, abbonato ai XV inediti, fa esordire Carlalberto Lo Greco all’ala e Tommaso Pellegrini in terza linea. Per Martina, già titolare a Genova come tallonatore, è debutto da pilone. Con Andrea Merlino in panchina, i gradi di capitano passano a Vittorio Lo Greco.
Sono gli ospiti a partire meglio e al 6′ Cipriani dalla piazzola li porta in vantaggio (0-3). Poi il CUS di casa si fa più intraprendente e preme gli avversari nei loro 22 metri. Un controllo di palla sbagliato, però, confeziona la frittata. I genovesi intercettano e Serpico rilancia con una pedata lunghissima, poi è bravissimo a vincere lo sprint alla caccia dell’ovale e ad arrivare per primo in zona di meta per schiacciare a terra. Cipriani trasforma e gli uomini di Stefano Bordon allungano (0-10). Le condizioni meteorologiche riducono la partita a un braccio di ferro a base di calci e anche i solitamente manovrieri biancoblù limitano il gioco alla mano e per guadagnare terreno si affidano al piede. Spesso, però, manca la precisione e la palla non esce dal rettangolo, diventando facile preda dei rivali, che sono lesti a rilanciarla. Al 21′ Aspeling non fallisce un piazzato e accorcia le distanze (3-10), Tre minuti dopo Cipriani, da posizione non impossibile, fallisce invece il bersaglio. Sebastiano Lo Greco al 27′ viene ammonito e lascia i compagni in 14. I torinesi non soffrono e anzi avanzano il loro raggio di azione. Al 35′ una bella multifase mette in seria difficoltà la retroguardia ligure, che commette fallo e consente ad Aspeling di spedire la conseguente punizione in mezzo ai pali (6-10).
La fase iniziale della ripresa permette di vedere il migliore CUS Torino del pomeriggio. Con il CUS Genova in 14, per il cartellino giallo sventolato a capitan Pallaro, come all’andata, si giocano quattro mischie consecutive all’altezza dei cinque metri offensivi e i locali dimostrano una superiorità schiacciante. Una volta parte Ursache e, sul tentativo di schiacciata, la palla viene tenuta alta. Nelle altre tre occasioni i biancorossi non possono far altro che crollare e al terzo fallo l’arbitro Bono concede la meta tecnica, che, trasformata da Aspeling, sancisce il sorpasso (13-10). Per vedere i genovesi mettere il naso nei 22 metri biancoblù bisogna aspettare il 23′. I subalpini giocano meglio, ma non concretizzano, per via dei molti errori per lo più indotti dall’acqua. L’ammonizione di Avignone al 32′ garantisce un’altra superiorità numerica ai ragazzi di Bester, che hanno nel mirino la meta della sicurezza. Al 39′, su fallo ospite, Aspeling sceglie di piazzare, da posizione piuttosto lontana e decentrata, invece di spedire in touche e provare ad avanzare con la maul. Il suo tentativo non va a destinazione e gli ultimi minuti sono del CUS Genova, alla disperata ricerca del colpo di coda. L’Ad Maiora non rischia, ma un po’ soffre, e il calcio di Jaluf in rimessa laterale, che induce il direttore di gara a fischiare la fine, fa tirare un sospiro di sollievo. Bisognava vincere e si è vinto, salendo a quota 15 e riducendo il distacco in classifica dal terzo posto del Rugby Reggio, battuto a Recco nell’anticipo per 14-33, a tre lunghezze. Nel derby il Piacenza rialza la testa e supera i favoriti Lyons per 23-17, in vista della trasferta all’Albonico. Domenica prossima per il CUS ci sarà ancora da lottare.
In serie A femminile, nella giornata che segna la prima caduta delle tricolori del Monza (ko a domicilio per 8-12 a opera del Valsugana) capitan Barbara Sparavier e compagne impegnano il Casale ed escono dal campo battute per 27-0.