Sabato mi sono tirata giù dal letto alle 7.30 per riuscire a raggiungere il tram e poi il pullman che ci ha portato a Monza al loro Brand Centre nella quale ci hanno raccolto tutti per presentarci agli allenatori e farci fare un
piccolo test per verificare il nostro grado di allenamento. Mi hanno pesata e misurato la percentuale di massa grassa (che mi preoccupa) e poi ci hanno spediti in palestra dal Mastro Allenatore.Il Mastro Allenatore è un signore che a me ricorda molto Daimon (Giorgio Rondelli) [anche se quando gli saltellavo intorno ho sentito anche un “brava” perché tenevo le ginocchia alte], affiancato da un team di allenatori più giovani (Elisa Cova, Stefano Cozzi ed Irene Petrolini).
Dopo un iniziale riscaldamento, che per farvi capire mi ha ricordato molto una lezione di educazione fisica delle superiori, ci hanno messi a gruppi di sei sul tapis-roulant per la vera e propria prova del giorno di cui abbiamo anche una diapositiva:
Qualche minuto a 7 km/h, qualche minuto a 9 km/h e poi per un tempo indefinito che potrebbe essere stati 3 minuti come 300, a 11 km/h.
In questo frangente lo sciantoso allenatore giovane è venuto a farmi l'interrogazione parlamentare chiedendomi quanto correvo, quando correvo e perché mi fermavo a 7 km anziché arrivare a 10.
Il tutto mentre non avevo ossigeno nemmeno per i miei muscoli, figuriamoci per parlare: “VADO TRE, QUATTRO........... VOLTE A SETTIMANA...... FACCIO I CORSI........POI CORRO....... IL WEEK END.........................................SE RIESCO................................DIPENDE.......” - “ma quanto corri?” - “EH DIPENDE........... TRA I SEI E MEZZO................E I....................SETTE..........” - “e perché ti fermi?” - “MA SAI....................UNA VOLTA ROTTO IL...........FIATO............................POI LE GAMBE..................DECIDONO LORO...................” - “ti fermi perché non ce la fai più?” - “EH.................TIPO NO..............CIOE'.................POI IL GINOCCHIO...............NEL 2009..............................IL MENISCO...............................MALE.......... LA STRAMILANO........................POI IL TALLONE............POI IL TENDINE.......” - “Il tendine d'Achille?” - “EH QUELLO DIETRO IL PIEDE QUA.......................................MI SONO............. DOVUTA …....................FERMARE................PER DUE..............SETTIMANE.........” Poi ha segnato qualcosa sulla mia scheda e se n'è andato.
Forse ci credevo veramente tanto, forse avevo la faccia di una convintissima perché stavo guardando “Teenager in crisi di peso” sul display, forse i miei capelli freschi di shampoo che si espandevano a raggiera sulla mia testa a mano a mano che proseguivo nell'allenamento hanno attirato l'attenzione di molti visto che una volta scesa dal tapis roulant ben in DUE E DICO DUE persone mi hanno fatto i complimenti per COME correvo.
“Ma tu corri un casino vero? Cioè fai le maratone?” - “Grande correvi di brutto!”Insomma il mio ego, fino a quando non mi sono guardata allo specchio, era pompato di brutto. Al punto che non contenta, mentre aspettavo che tutti facessero la prova sul tappeto, mi sono messa a fare l'ellittica perché, c'mon, che ci sarà mai di faticoso nel fare l'ellitticAHAHAHAHAH!
Quando ho capito che la cinquantina di flessioni fatte il giorno prima al corso tipo MILITARY TRAINING si stavano facendo sentire (ciao, ieri non alzavo nemmeno la mano dal telecomando) ho pensato che fosse il caso di smettere e attendere che tutti completassero l'allenamento.
Nella prima parte della mattinata la nutrizionista, Elena Casiraghi, ci ha dato qualche consiglio su come affrontare meglio gli allenamenti ma soprattutto come recuperare.
A parte l'introduzione “forse non tutti sanno cosa sono i carboidrati e le proteine” [NO NO], ha voluto sottolineare l'importanza del recupero: nei 30 minuti che seguono l'allenamento i muscoli sono ancora spalancati come finestre d'estate e adatti a recuperare l'energia appena consumata. Carboidrati semplici e proteine sono la cosa ideale: un piccolo panino con la bresaola una delle soluzioni proposte.
Purtroppo non ho ancora avuto modo di farmi illuminare sui dubbi che mi attanagliano come: ma per chi fa vita da ufficio cosa deve mangiare nei giorni in cui si va in palestra? Ed è per forza necessario mangiarsi qualcosa nei 30 minuti seguenti, perché magari sono i minuti che mi servono per tornare a casa dalla palestra, mica mi porto il panino nella borsa dalla mattina! E poi a casa cosa mangio? E se non mangio faccio bene? E come è possibile che mi consigliate di mangiare continuamente durante la giornata se io invece sento che anche solo mangiare la banana mi apre una voragine nello stomaco che STAVO MEGLIO PRIMA?Oltre alla nutrizionista ci hanno presentati anche allo
Onestamente devo ancora capire l'apporto dello psicologo ma sono certa che alla prossima sessione sarà tutto più chiaro.
Infine dopo un ultimo discorso di incoraggiamento da Daimon e un piccolo pranzo disseminato di trappole, sono tornata verso Milano.
No ieri non sono andata a correre, anzi mi sono scofanata certi ravioloni che ancora li sto digerendo.
Dovrei essere nel gruppo B, quello di mezzo, tra i maratoneti e i beginners.
Ovvio che volevo essere nel gruppo A, che domande, ma temo che ci siano solo uomini che mi ricordano i Mikado come Linus che hanno più maratone sul curriculum che io borse di Prada.
Sabato 8 febbraio la prossima sessione, presto altri aggiornamenti!