Come per le altre volte questi pazzi amici dell’Adidas mi fanno arrivare in posti di Milano che altrimenti non vedrei mai e infatti eravamo al Palabadminton (nel caso non sapeste che il badminton esiste veramente come disciplina e non è un’invenzione dei professori di educazione fisica delle medie)!
Ma il badminton era tutta una scusa perché il vero proposito era quello di testare i nostri polmoni in quel luogo che è la mecca dei runners, lo status symbol dei milanesi che corrono, la madunina di ogni maratoneta meneghino e cioè: LA MONTAGNETTA DI SAN SIRO Ne avevo sentito parlare da Linus innumerevoli volte e confesso che sono piuttosto contenta di essermi smarcata anche questo spot sulla mappa di Milano (dopo il Parco di Trenno, ora mi manca solo il Parco Lambro). Come già anticipato su Twitter, tutto questo correre e degli stivaletti sbagliati di Zara mi hanno portato ad una lesione al piede destro che non è dolorosissima ma grave abbastanza da non farmi indossare i tacchi da DUE SETTIMANE DICO DUE SETTIMANE MA PORCO GIUDA AVEVO ANCHE COMPRATO DEI SANDALI NUOVI e infatti devo spendere il corrispettivo di un portafoglio di Goyard in tecarterapie. Ma se tutto questo non mi ha fermato sulla Montagnetta figuriamoci se mi fermerà alla Staffetta! Dopo la solita mezzora di “riscaldamento” fino in cima alla montagnetta (5 km tanto per gradire insomma) l'allenatrice più dura del gruppo (ciao Elisa, ciao!) ci ha portato sulla pista di atletica sulla quale si stavano allenando nello stesso momento bambini, adulti e atleti della nazionale di qualcosa. Poca pressione insomma. Il bello degli allenatori di atletica è che quando dici loro che hai male da qualche parte dapprima si spaventano (“oddio è colpa mia? Ti ho fatto qualcosa? E' stato l'allenamento?”) poi quando capiscono che magari si tratta solo di un'infiammazione, di uno stiramento, di uno sforzo di troppo perché magari sei tu pivella che ti alleni troppo poco sono i primi a lanciarti in pista perché di fatto “se corri significa che non stai male”. Alla fine è pure vero, se corri non stai male e se stai male è meglio che corri che tanto poi ti passa. Mi stupisco, comincio a parlare come Stefano Baldini e solo il fatto che sappia CHI E' Stefano Baldini mi preoccupa. Ma se mi sono iscritta alla Stramilano (e ho costretto il fidanzato a seguirmi) pur non essendoneUn po' mi dispiace che quest'avventura stia per terminare ma so che in qualche modo proseguirà, che gli allenamenti continueranno e che è cominciata la stagione migliore per correre all'aperto quindi sicuramente mi vedrete anche alla We Own The Night e sarò felice di superare la Ferragni a costo di rimetterci il menisco all'urlo di “O CITYRUNNERS O MORTE!”. La squadra di staffettisti che si confronta sulle migliori strategie da adottare in gara come "di che colore ci vestiamo?" Siam tutti belli prima di correre "Alzi la mano chi si è allenato!" "Ma secondo te, ho la faccia di una che si allena io?" Un applauso per Giulia! Compagna staffettista #1 - #gogiuliagogo Fatevi sentire per Gaetano! Compagno staffettista #2 - #gogaetanocorrilaprimatranchepernoi Elasticità: una diapositiva "Mamma la mangio la frutta, te lo giuro".