Rush Vs The Knick, sfida fra medical drama

I due medical drama che hanno infiammato l’estate americana

Nei mesi di giugno, luglio ed agosto siamo stati invasi da una miriade di serie tv. Alcune sono state una vera sorpresa altre invece si sono tramutate in una sonora delusione. Tra queste spuntano Rush e The Knick che, tutt’ora in programmazione, si stanno difendendo piuttosto bene nella guerra degli ascolti e stanno creando attorno a sé una buona schiera di fan. Entrambe sono due medical drama dalle caratteristiche peculiari; la prima, Rush, viene trasmessa dal canale satellitare Usa Network, lo stesso che ha dato i “natali” sia a Suits che all’intramontabile White Collar; il secondo, The Knick, viene trasmesso da Cinemax la stessa rete che lo scorso inverno ci ha emozionato con Banshee. Mentre del primo ancora non si conoscono le sorti, quindi non si sa se la serie verrà rinnovata o meno, per quando riguarda la seconda, il rinnovo è avvenuto molto prima del debutto simbolo che la serie prima di tutto è piaciuta ai vertici del canale. Tralasciando però queste piccole beghe, cosa rende speciale sia Rush che The Knick? Sono delle produzioni televisive che piaceranno agli amanti del medical drama, a chi è in cerca di forti emozioni, storie avvincenti e personaggi dal grande spessore.

Rush è ambientato nella città di Los Angeles e vede ne il Dottor William Rush il suo indiscusso protagonista. Il viso spigoloso di Tom Ellis riesce a dare il giusto spessore ad un dottore disilluso dalla vita, che cerca di esorcizzare i suoi demoni bevendo fiumi di alcol e facendo uso di droghe; eppure il dottor Rush è uno tra i medici più richiesti tra la gente ricca di Los Angeles.

Lui infatti è un medico a “domicilio” disposto a curare, prima di un lauto pagamento, i clienti più strambi e le malattie più folli. I suoi clienti sono ricchi, hanno una reputazione da proteggere e possono contare sulla discrezione del dottore. Ma il passato di Rush quotidianamente bussa alla sua porta, portando il protagonista ogni volta sull’orlo di un baratro. Nonostante le apparenze, la serie tv della Usa Network, è fresca, irriverente ed ha una frizzante vena comica che riesce molto spesso ad “alleggerire” la narrazione. Rush non è certo una novità assoluta all’interno del panorama seriale, ma riesce ad intrattenere con piacere grazie ad una trama stilizzata ed un cast piuttosto omogeneo. La serie si avvicina molto a Royal Pains, un’altra produzione del canale in questione, Rush però vince per una tematica forte e decisamente più vicina alla realtà.

The Knick invece che rispetto a Rush è ambientato in una New York dei primi del ‘900, potrebbe essere una serie tv che incontra il fascino di Grey’s Anatomy, la crudezza di Nip/Tuck, l’appeal di un drama storico e la “cattiveria” del Doctor House. Protagonista indiscusso è Clive Owen alla sua prima esperienza in una serie tv ed alla produzione c’è il regista Steven Sodenbergh (che tra l’altro ha diretto il pilot). The Knick sta ad indicare Knickerbocker Hospital, un ipotetico ospedale di New York, luogo dov’è ambientata la vicenda. Siamo ad inizi del ‘900 ed il Dottor Thackery, interpretato appunto da Clive Owen, dopo il suicidio del suo mentore si trova nella scomoda situazione di dover essere lui stesso il medico di riferimento di tutti i giovani specializzandi. Esperto di chirurgia generale, grande luminare ma drogato di cocaina, il dottore arranca nel mantenere alto il suo status. A complicare le cose sono le finanze dell’ospedale, che non permettono più al direttivo, di ospitare e curare pazienti senza disponibilità economiche. Sono tempi duri per la medicina, che ancora non è una scienza affermata, ma il dottore Thackery nonostante tutto vuole fare la differenza e continuare il lavoro lasciato incompiuto del suo mentore. Da quello che si evince dal pilot, ci sono tutte le buone premesse per una serie dal grande respiro;  Clive Owen è in completo stato di grazia, ottime le scenografie, le musiche ed interessanti i dialoghi. Lo show però deve ancora decollare, ma sicuramente The Knick, nasconde accuratamente il suo potenziale perché è la prima serie tv (almeno da quando si ha memoria), che racconta la medicina al di fuori dei classi clichè a cui siamo abituati.

 Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net