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Russia, rublo in crisi: code per spendere gli ultimi soldi. Sospesa vendita auto straniere per rischio default

Creato il 17 dicembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Code di sovietica memoria ieri nei grandi centri commerciali per spendere il maggior numero possibile di rubli nel timore che perdano ulteriore valore, come successe nel 1998, alla vigilia del default. La gente ha assaltato gli shopping center affrontando file anche di cinque ore nella notte, lasciando molti scaffali vuoti. Secondo il quotidiano Vedomosti, a causa del crollo del rublo i grandi distributori di auto straniere hanno sospeso la fornitura ai concessionari, che a loro volta hanno congelato le vendite. Oggi, in apertura dei mercati la moneta russa si è ulteriormente indebolita rispetto alla chiusura di ieri: il dollaro è cambiato a 70,72 (+3,22 rubli) e l’euro a 88,6 (+3,45 rubli). Nel frattempo è stato reso noto che la banca centrale russa ha speso quasi 2 miliardi di dollari per difendere il rublo lunedì. Intanto la Apple ha chiuso il proprio negozio online russo, mentre è stata sospesa la vendita di auto straniere per timore di un default.

(betafinance.ru)

(betafinance.ru)

Il martedì nero del rublo russo in confronto con euro e dollaro. Dollari ed euro iniziano a scarseggiare nelle banche russe, mentre il rublo non accenna a stabilizzarsi. Come riporta Interfax, in alcune banche minori a Chelyabinsk non vi sono più né euro, né dollari e i rappresentanti degli istituti di credito ritengono “improbabile che tali valute ritornino nelle prossime 24 ore”. Un dollaro, alla cassa della banca Bks, costa 92,99 rubli e un euro 107,99 più una commissione del 2% su acquisti fino a mille dollari o mille euro. Solo nelle banche maggiori, come Sberbank e Vtb 24, le valute estere si possono trovare ancora senza problemi e limitazioni. A Khabarovsk, al confine con la Cina, un certo numero di bancomat con valuta, ieri, hanno bloccato le operazioni di ritiro e si è registrato un deficit non solo di dollari ed euro, ma anche di yuan e yen.

La situazione nelle banche russe, la vendita di dollari ed euro. Nel “martedì nero” del rublo, il quotidiano Kommersant ha fatto una ricognizione in una decina di sportelli degli istituiti di credito sparsi per Mosca e ha riportato limiti alle operazioni non in contanti e alla vendita di dollari ed euro. In una filiale di Rosbank, ad esempio, non si davano oltre i 100 euro o i 300 dollari. La banca Otkritie non aveva limiti, ma i suoi responsabili hanno ammesso di essere rimasti con in tutto 350 dollari e 5.000 euro e di aspettarsi per oggi l’arrivo di nuova valuta in contante. Il cronista del giornale non ha notato file particolarmente lunghe per il cambio neppure alla Sberbank, dove tra chi aspettava di cambiare rubli c’erano per lo più persone che si preparavano a vacanze all’estero o chi “compra euro nel tentativo di salvare almeno qualche soldo”. Le banche – scrive sempre Kommersant – hanno iniziato a rivedere a rialzo i tassi di interesse sui prestiti, anche retroattivamente, mentre c’è chi parla di situazione “vicina all’isteria”.

Apple chiude vendite online dopo crollo rublo. La Apple ha sospeso le vendite online in Russia dopo il crollo del rublo che continua a perdere colpi nei confronti di euro e dollaro. “A causa delle fluttuazioni estreme del valore del rublo, il nostro negozio online in Russia non è al momento disponibile, mentre rivediamo i prezzi. Ci scusiamo con i clienti per il disagio”, si legge in un comunicato. Nonostante la decisione della Banca centrale di alzare i tassi dal 10,5% al 17%, la moneta russa è crollata di nuovo ieri e l’euro è stato scambiato a 77,3 rubli. (AGI)


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