Ryanair did it again

“Ho 560 milioni di buoni motivi per scappare…” è lo slogan della nuova campagna web di Ryanair.

Testimonial involontario della nuova pubblicità è ovviamente Silvio Berlusconi e quei 560 milioni sono il maxi risarcimento che la Fininvest dovrà versare alla Cir per il Lodo Mondadori.

E’ la terza volta che la compagnia irlandese utilizza l’immagine del presidente del consiglio per le sua campagne. La prima nel 2009 dopo la famosa lettera della ex moglie del premier, Veronica Lario, a La Repubblica in cui definiva “ciarpame senza pudore” le veline candidate a Bruxelles.

Per quell’occasione la vignetta di Ryanair mostrava Berlusconi che brindava con 5 ragazze mentre diceva: “Ma certo… Vi porterò tutte in Europa”.

La seconda citazione risale invece al giugno scorso, nel pieno dello scandalo Ruby, in quella circostanza il banner mostrava Berlusconi affranto con il capo chino sulla mano e il payoff della campagna era “…solo una cosa mi tirerebbe su in questo momento!”, “Una scappatella 12 €”.

Ma Berlusconi non è l’unico testimonial involontario delle campagne pubblicitarie targate Ryanair. Infatti la compagnia irlandese ha l’abitudine di prendere spunto da fatti di cronaca politica o di gossip per sviluppare la satira delle sue campagne. Zapatero, Churchill, il Papa e Valentino Rossi sono alcuni dei precedenti illustri.

E’ una strategia di marketing low cost, ma che garantisce una free media coverage sui molto elevata. Non a caso la nuova campagna di Ryanair con Berlusconi sta facendo il giro di tutte le testate online, blog e bacheche dei social media.

Certo non va sempre bene a Michael O’Leary, proprietario di Ryanair. Quando nel gennaio del 2008 furono Carla Bruni e Nicholas Sarkozy, in odore di nozze all’Eliseo, i testimonial involontari di una campagna che diceva “Con Ryanair, tutta la mia famiglia può venire ad assistere al mio matrimonio”, la compagnia irlandese dovette risarcire la bella modella italiana per 60.000€.