Ryuhei Kitamura

Heat After Dark (1996)
Down to Hell (1997)
Versus (2000)
Jam Films (episodio: The Messenger - Requiem for the Dead) (2002)
Alive (2002)
Sukai hai (serie TV, 1 episodio) (2003)
Aragami (2003)
Azumi (2003) - 2,5/5
The Messenger (cortometraggio) (2003)
Sky High (2003)
Longinus (cortometraggio) (2004)
Godzilla: Final Wars (Gojira: Fainaru uôzu) (2004)
Sakurajima (documentario) (2004)
LoveDeath (2006)
Romance Novel (film TV) (2006)
Prossima fermata - L'inferno (The Midnight Meat Train) (2008) - 2/5
Kitamura (1969), giapponese, è specializzato in film d'azione e horror.
-Azumi
di Ryuhei Kitamura - Giappone 2003 - avventura - 118min.
Tratto dal fumetto omonimo edito da Shogakukan: nel Giappone feudale e ancora disunito, campo di battaglia di diversi signori della guerra, un anziano maestro di arti marziali addestra un gruppo di orfani all'uso delle katane, trasformandoli in letali assassini, col compito di eliminare tre ras che combattono le loro guerre private in un tripudio di razzie e distruzioni assortite. Insomma l'obbiettivo è uccidere per portare la pace; questa ambiguità di fondo solleva non poche obiezioni negli animi dei ragazzi, che però eseguono il compito per gratitudine verso l'anziano maestro che ha salvato loro la vita da bambini. Fra di essi spicca Azumi, la più forte del gruppo, che sfiderà personalmente il più temibile dei loro avversari.
Il film è una sagra di combattimenti e arti mozzati, intervallati da brevi momenti descrittivi. Azumi è dello stesso anno di Kill Bill vol.1, e forse non è un caso: la protagonista è anche qui una donna che massacra decine e decine di uomini con la sua katana. Pur non potendo contare sulla straordinarietà tecnica del film di Tarantino (e nemmeno sul suo budget), Kitamura riesce comunque a realizzare una pellicola spettacolare specialmente nel finale, e grazie alla buona fotografia cattura immagini paesaggistiche suggestive, soprattutto nel preambolo fra le montagne. E' inoltre una riflessione abbastanza originale sulla necessità della violenza come garante dell'ordine sociale e sui conflitti interiori del soldato, diviso fra l'obbligo di eseguire gli ordini e la sua personale coscienza.
Tra i difetti, oltre alla scontatezza della vicenda, si può segnalare anche l'eccessivo impianto da fumetto-videogioco (susseguirsi di nemici sempre più forti, equivalenti a boss di fine livello) ed una recitazione altalenante. L'edizione italiana, particolarmente curata, ne incentiva l'acquisto: in tiratura limitata (2000 copie numerate, la mia è la 1111), doppio DVD con il film più numerosi contenuti extra e una cartolina riproducente la locandina del film. Chi fosse interessato dovrebbe muoversi...
Voto: 2,5/5
-Prossima fermata: l'inferno
(The Midnight Meat Train) di Ryuhei Kitamura - USA 2008 - horror - 100min.
Leon Kauffman (Bradley Cooper) è un fotografo alle prime armi, che viene incaricato da un'importante gallerista di procurarle materiale interessante per una mostra. Leon comincia allora ad addentrarsi nelle periferie degradate di L.A. alla ricerca di soggetti interessanti. Le sue ronde notturne lo conducono in metropolitana, dove sventa un tentativo di molestia verso una ragazza da parte di un gruppo di teppisti. Ma scopre anche altro: un individuo losco che sembra essere un assassino periodico. Leon inizia a tenerlo d'occhio, ma la situazione andrà a complicarsi con spiacevoli conseguenze per lui e la sua fidanzata.
Il giapponese Kitamura è stato chiamato a girare un film tratto da un racconto di Clive Barker e prodotto, tra gli altri, da Tarantino. La personalità registica non emerge in modo significativo, se non per una certa attenzione alla psicologia dei due protagonisti (il fotografo e la sua ragazza). Per il resto è un horror tipicamente americano (esplicito e sanguinolento) con una componente fantastica che è tipica di Barker, ed assicura almeno una svolta inconsueta e difficilmente prevedibile alla vicenda. Queste tre componenti fanno sì che la pellicola risulti un pochino più originale della media di genere. Resta una visione consigliabile solo agli horror-fans.
Voto: 2/5