S’i fosse fuoco, arderei ‘l mondo;
s’i fosse vento, lo tempestarei;
s’i fosse acqua, i’ l’annegherei;
s’i fosse fashion blogger sarebbe il finimondo!
Hello readers! Sono certa che dopo questi giorni di assenza vi aspettavate un ritorno in pompa magna… chessò, un post su True Detective o una discussione sul debutto di Believe o robe così. E invece oggi parliamo di frivolezze e di scoperte che ti cambiano la vita. E parliamo di me, che da un paio di giorni mi ritrovo investita di un inedito e traboccante rispetto nei confronti delle fashion bloggers, che certe robe da matti le fanno tutti i santi giorni.
Che volete che vi dica? Io una confusione modaiola così grossa in testa non l’avevo mai avuta! Sarà che non avevo mai avuto neanche un matrimonio così “importante”. Sarà che la testimone di nozze non l’ho mai fatta e che con questo genere di cose sono una frana apocalittica… sarà che non amo i matrimoni in generale e che di norma mi vesto ancora come un’adolescente disagiata, con tanto di AirMax, felpine e sciarponi giganti multicolor.
Non che la moda non mi piaccia. Anzi, mi piace pure tanto, sin da quando ero ragazzina e seguivo le sfilate come una furia impazzita. E’ solo che si tratta di un amore non ricambiato: che si sa, la moda ha una passione per le ragazze alte e snelle e perfette. Ed io ovviamente non sono una di queste.
Indecisione, ansia, obnubilamento totale.
Poi succede che cominci a girare, a guardare sull’internet e a creare bacheche infinite su pinterest… e le cose si complicano. Cominciano a saltare fuori quei dettagli insignificanti che ti fanno sentire un disastro completo. Del tipo che sei una nanetta e sei pure in carne e ti autoconvinci che nulla ti starà bene addosso, e non sarai mai la splendida e leggiadra principessina dalla scarpetta di cristallo, o la star sul red carpet. Del tipo che nulla di quello che puoi permetterti ti dona, che gli unici abiti che ti piacciono sono quelli che ti costerebbero un occhio della testa o non esistono nella tua taglia.
Finisce che ti ritrovi sommersa da un turbinio di capi rosa cipria e celestino pastello, e inizi pure a chiederti che cosa mai avrai fatto di male nella vita per meritarti tanta sofferenza visiva. Proprio tu! Tu che per anni hai vissuto felicemente ed orgogliosamente sommersa dal total black!
Per amore della cara amica/futura sposa cerchi di provare di tutto. Chissà, magari avrai un’illuminazione trascendentale ed il tanto odiato color aragosta si trasformerà per magia nel colore dei tuoi sogni! O magari in un momento di grazia divina il tuo incarnato rosa pallido e malaticcio si tramuterà in una perfetta pelle di porcellana, luminosa ed uniforme!
O magari andrai alla cerimonia in jeans…
A questo punto ansia e nervosismo raggiungono picchi esasperanti. Quasi una crisi mistica, che comincia con gridolini a destra e a manca e si conclude con te che piagnucoli disperata in un angolo della strada…
E quando proprio non ci credi più e hai perso tutta la speranza, ecco che arriva lui, inaspettato e sorprendente. Addirittura lungo e di uno splendido verde! Un abito che non ci fa sembrare né nane né grasse, ed è persino (ripetete tutte insieme a me) VERDE! Il mio colore preferito!!!
Sappiate che sarei quasi pronta ad urlare al miracolo… se non fosse per l’ansia da prestazione che mi provoca l’assemblaggio del resto dell’outfit. Già, perché voi credevate che fosse finita, che il sogno si fosse coronato, E INVECE NO. Perché mi servirà una stola, le scarpe, la clutch minimal da cerimonia. Dovrò scegliere trucco & parrucco e andare alla sfrenata ricerca dei gioielli perfetti da abbinare all’ensemble.
Qui l’OCD da fashion apocalypse ha raggiunto livelli inimmaginabili… Guardate cosa mi sono ridotta a fare!!!
Dopo tanto blaterare, adesso vi saluto. Vado ad escogitare una nuova serie di giustificazioni psicologiche per sopportare al meglio le spese folli e la prossima vacuità del mio portafoglio…