Il “Roma Pride”, il grande corteo che sabato percorrerà le vie del centro di Roma, “è una manifestazione molto importante che testimonia la volontà di superare il regime di silenzio e stare al passo coi tempi in tema di diritti Lgbt”. Lo dice all’Adnkronos Andrea Maccarrone, portavoce del Coordinamento Roma Pride, parlando dell’evento in programma dopodomani.
Un’immagine dell’edizione 2013 del Pride Roma (focusitaly.net)
Roma, il Pride di quest’anno, spiegano dal coordinamento dell’iniziativa, sarà ricco di adesioni istituzionali. Per la prima volta, quest’anno nella parata sfilerà uno striscione dell’amministrazione capitolina, con il sindaco Ignazio Marino, gli assessori e i consiglieri. “Roma – continua Maccarrone – in un anno è riuscita a fare grandi passi avanti rispetto al passato: è stato creato un registro delle unioni civili, è possibile la trascrizione dei matrimoni celebrati all’estero, ci sono stati importanti interventi nelle scuole. Proprio quello che vorremmo che venisse fatto anche a livello nazionale. Vogliamo quindi proporre un modello di politica che rispetti gli impegni di democrazia e progresso presi, partendo da Roma. E’ fondamentale dire che la politica può recuperare credibilità e mantenere gli impegni se rispetta la realtà”.
“In pochi anni abbiamo visto cambiare il volto dell’Europa: ora la maggioranza dei Paesi riconosce i matrimoni gay, anche Paesi un tempo impensabili come Spagna e Irlanda”, aggiunge il portavoce. “Tutti, etero, gay, laici e cattolici, hanno visto che da questo è solo scaturito un clima di maggiore rispetto dei diritti e di maggiore senso democratico”. Anche in Italia “vogliamo la piena uguaglianza nella filiazione, nei matrimoni, nelle adozioni, nelle leggi sull’identità di genere. L’Europa deve essere coerente, non ci può essere il paradosso che spostandosi da un confine all’altro si perdano dei diritti. Non possiamo prendere a modello la Russia in tema di Lgbtqi”.
Saranno 20 i mezzi che parteciperanno alla parata prevista per sabato pomeriggio a Roma. Ad aprire il corteo sarà il bus a due piani del Coordinamento Roma Pride, seguito dai carri delle associazioni e dopo quelli degli sponsor, come Muccassassina e Gay Village.
La manifestazione di sabato, quest’anno gemellata con Belgrado, partirà nel pomeriggio da piazza della Repubblica e arriverà a piazza Venezia. In preparazione dell’evento è stato allestito da alcuni giorni il Pride Park alla Città dell’Altra economia, all’ex mattatoio del Testaccio. “I temi che vogliamo affrontare – continua Maccarrone – non riguardano solo i matrimoni o la filiazione, ma anche la questione delle persone transessuali, costrette a un percorso giudiziario e medico lungo prima di vedere riconosciuta la propria identità. Infine il tema della scuola, con campagne per il contrasto alla violenza di genere e la formazione sul tema Lgbt e sul rispetto dei diritti e delle differenze di genere, altrimenti rischiamo di fare passi indietro”.
Lo slogan del Roma Pride di quest’anno è “Liberiamoci”. “Siamo noi i protagonisti della nostra libertà. Dobbiamo eliminare i pregiudizi, l’omofobia, le leggi inadeguate e liberare i nostri desideri e la capacità di essere noi stessi“, conclude Maccarrone. “E’ una battaglia che non riguarda solo la comunità Lgbt, ma tutti, perchè avere più diritti significa migliorare la qualità della democrazia nel nostro Paese”. (ADNKRONOS)