Saccottini d'orzo al cioccolato: la strada dei sapori rustici che appaga cuore e palato

Da La Cuocherellona
Mi piacciono le farine rustiche. Quelle integrali. I semi. Tutte quelle cose che non renderanno mai un impasto sfogliato. Ma non posso farne a meno. Credo che, nel momento stesso in cui ci si accosti alla fragranza di certi alimenti, sia difficile separarsene. Perché quando dico integrale, la componente integrale deve superare almeno il 60% del totale. Perché quando dico pochi grassi, la quantità non deve mai andare oltre la metà di quella proposta tradizionalmente. Perché quando dico salutare, devono esserci solo ingredienti che diano il loro apporto nutrizionale prezioso. Perché quando dico senza zucchero, sfrutto la dolcezza naturale di altri ingredienti. E tutto questo mi piace. Tutto questo va oltre una sfogliatura. Tutto questo mi riempie di entusiasmo e soddisfazione. Questi saccottini sono certo lontani da quei meravigliosissimi bocconcini francesi, lo so. Ma sono morbidi, sono fragranti, sono ruvidi da intrappolare senza scampo quel cioccolato fuso, sono rustici da togliere il fiato e riempiono naso, occhi e palato di puro piacere. E sono senza uovo ^_^
Ingredienti
130 g di farina di Manitoba biologica
55 g di farina d'orzo (io Baule Volante)
125 g di farina d'orzo integrale (io Bongiovanni)
25 g di semi di lino
12 g di lievito madre secco (io Antico Molino Rosso)
220 g di latte di soia
85 g di malto di riso bio
40 g di olio di semi di soia
1 pizzico di sale
130 g di cioccolato fondente
15 g di margarina + 50 g per la sfogliatura
Tritate (o pestate in un mortaio) i semi di lino. Unite le farine e il lievito e mescolate rendendo tutto uniforme.
Unite il malto di riso e mescolate grossolanamente. Versate poco latte di soia alla volta e impastate. Aggiungete il sale e, a filo, l'olio di semi di soia. Lavorate a lungo l'impasto, in modo da favorire la formazione della maglia glutinica.
  Quindi mettete l'impasto in una ciotola, copritelo con un foglio di pellicola trasparente e lasciate lievitare fino al raddoppio in un luogo tiepido. A me ci sono volute 5 ore.
A questo punto riprendete l'impasto e lavoratelo ancora, su una spianatoia infarinata, per qualche minuto. Mettetelo nuovamente nella ciotola, copritelo, e lasciatelo lievitare per un paio d'ore. Dovrà nuovamente gonfiare e diventare soffice.
Trascorso il tempo necessario, infarinate la spianatoia e stendete la pasta in un rettangolo. Copritene 2/3 con la margarina ed effettuate la prima piega a tre, iniziando dalla parte di impasto libera dalla margarina. Avvolgete l'impasto nella pellicola e lasciatelo riposare in frigo per circa 45 minuti. Riprendete l'impasto e stendetelo nuovamente. Praticate un'altra volta la piega a tre e fatelo riposare nuovamente in frigo. Trascorsi i 45 minuti ripetete l'operazione, questa volta con una piega a quattro (prima a metà in un verso, poi a metà nell'altro). Fate riposare l'impasto ancora per 45 minuti.
Nel frattempo prendete il cioccolato e tagliatelo, a coltello, in piccole scaglie. Tenetele da parte.
Quando la pasta sarà printa, stendetela in una sfoglia spessa non più di un centimetro. Tagliatela in rettangoli alti circa 10 centimetri e lunghi circa 20.
Sistemate alle estremità di ciascun rettangolo qualche scaglia di cioccolato, quindi arrotolate le due parti verso il centro.
Sistemate i saccottini su una teglia coperta da carta forno e fateli riposare per un paio d'ore. Se, come me, voleste lasciarli tutta la notte per averli pronti da infornare al mattino, metteteli in frigorifero.
Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 190°. Spennellate i saccottini con del latte di soia o con dell'albume. Infornateli e fateli cuocere per 30 minuti, controllando che non scuriscano troppo e che la cottura sia uniforme.
   Sfornateli e lasciateli intiepidire. Quindi assaporatene tutta la deliziosa fragranza.
Quella gocciolina di cioccolato vi conquisterà e l'intenso sapore rustico non vi farà desiderare altro.


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