sacher

la mia prima sacher.

sono quasi emozionata.

:)

l’ho fatta per giorgiorgio e la sua bella, che avevano ottimi motivi per festeggiare.

ho cominciato il giorno prima cercando in internet, ricette, consigli, storie di vita vissuta. ho continuato alla COPPE cercando gli ingredienti con la lista della spesa dimenticata in ufficio, e la conseguente paura cieca di dimenticare qualcosa.

non starò a darvi la ricetta, è su tutti i siti di cucina, io ne ho mescolati due o tre, vi consiglio di fare altrettanto.

ma cimentarmi con la sacher è stato bellissimo.

prima di tutto la quantità degli ingredienti.

sono abituata a fare dolci delle dimensioni di un plum cake, quando ho letto “8 uova” ho pensato: “ah ecco, si comincia bene”.

poi il burro e il cioccolato.

sennò che sacher è?

il burro doveva essere “ammorbidito”.

odio quando il burro deve essere ammorbidito.

ci vuole troppa pazienza.

sogno un mondo di ricette di dolci tutte con “burro fuso”.

oh.

comunque l’ho ammorbidito. sulla finestra di cucina dove batteva il sole a palla.

poi ho iniziato a aggiungere gli ingredienti.

mescola mescola mescola

gira gira gira

frulla frulla frulla

monta monta monta

incorpora

imburra

infarina

versa

inforna

fremi.

fremi per un’ora circa. il tempo che il mostro cuoce.

e poi spengi (per i non lucchesi spegni).

e poi taglia.

quello mi è garbato proprio tanto.

ho inaugurato un attrezzo da cucina che ho comprato a ikea e di cui aspettavo da tempo di giustificare l’acquisto: un taglia torta.

è un filo d’acciaio, teso in un archetto regolabile.

il sogno del pasticcere pasticcione.

poi ho preparato la glassa.

l’ho colata.

e l’ho guardata rapprendersi.

era bona.

e io ero piena di cioccolata fino in testa ma felice.

è quasi più bello farla che mangiarla.