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Sacrificati e ” deportati” in massa.ecco taranto e l’ilva.

Creato il 05 dicembre 2012 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA

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Sacrificati sull’altare dello Stato,andando a essere deportati in massa in un ideale.

L’ideale dell’industria,del profitto e delle leggi che vanno oltre una logica di tutela dei cittadini,del diritto alla salute.

Una logica che ci vede immersi e catapultati nell’azione della casta che,mirando a salvaguardare il profitto del privato,baipassa leggi e diritti richiesti dalla citta’ intera jonica.Adesso anche  Napolitano conferma una regola che e’ di base in Italia:il diritto e’ solo per pochi,e’ solo per chi ha forti agganci politici e potere tra le mani.

Oggi l’Ilva riparte piu’ forte di prima,piu’ impettita contro chi ha in questi mesi lottato e denunciato illegalita’ e contro una logica che anche nella terra del BURUNNNNBBIIEER avrebbe avuto miglior sorte.

Ci sembra una sconfitta,una vergogna e una battaglia inutile.

Nel giudizio del Gip Todisco,si sono avuti sprazzi di legalita’ e speranza,uccisa dalla firma del Presidente della Repubblica che,come altri politici,se n’ e’ fregato di Taranto e dei tarantini.

Sit in ,marce e  altro saranno ancora utili in questo paese?

Saranno logiche da portare avanti in un paese dove diritti e regole vengono uccise dal potere?

A  Taranto e’ accaduto.Sappiatelo.



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