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Sakineh Mohammadi Ashtiani, una vita in bilico

Creato il 06 novembre 2010 da Fabry2010

di Antonio Sparzani

Ricevo da Amnesty International questo ultimo — sesto — aggiornamento sulla disperata situazione della donna iraniana oggetto di persecuzione nel suo paese. Io ho già detto cosa penso della vicenda, parlando del suo caso e di quello parallelo di Teresa Lewis recentemente giustiziata (che termine ridicolo e insensato …) senza tanti clamori — e senza paragonabili proteste da parte di A. I. — negli Stati Uniti, ma è evidente che ritengo assolutamente legittimo e doveroso battersi, per quel pochissimo che ci è possibile, per una giustizia più giusta per tutti gli esseri umani.
Vi copio qui le prime righe del sesto aggiornamento di Amnesty, invitandovi ad andare su questo link per maggiori e più dettagliate notizie e per firmare l’appello.

Il figlio e l’avvocato di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana attualmente condannata alla lapidazione, sono stati arrestati il 10 ottobre 2010 e da allora sono detenuti senza avere accesso a un avvocato o alla famiglia.
Secondo Amnesty International, potrebbero essere prigionieri di coscienza. Firma l’appello per chiedere il loro immediato rilascio.

La sorte di Sakineh Mohammadi Ashtiani rimane nelle mani di un sistema giudiziario arbitrario e difettoso, che ha commesso diversi errori fin dall’apertura del caso. La disperata situazione di Sakineh ha dato vita a una mobilitazione delle persone in tutto il mondo, mentre le autorità hanno reso una serie di dichiarazioni con il chiaro intento di creare confusione intorno alla situazione giuridica di Sakineh Mohammadi Ashtiani.



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