#saldi. Ovvero di come vendicai il mio bistrattato Amore.

Pubblicato il 14 gennaio 2013 da Bailing

La donna è per sua natura creatura rancorosa e vendicativa e così ieri mattina alle 11.30, memore delle pene amorose patite a Settembre, per la prima volta in 10 anni varcando le sacre soglie del mio Tempio dello shopping, ho tirato dritto davanti a Marni.

E’ stata dura, il mio cuore sanguinava ma ce l’ho fatta: non sono più una ragazza Marni ma una ragazza Valentino.

 
Ovviamente tutti gli incantevoli vestiti di chiffon su cui avevo lasciato gli occhi durante i saldi estivi erano scomparsi.
Volatilizzati!
Ben mi sta, sciocca ed ingenua ragazza che davanti ad un Valentino a 250 euro ha avuto l’arroganza di esclamare “in fondo non mi serve”!
Qualcuna più furba di me deve averne fatto sicuramente man bassa.
Per fortuna però, dopo un primo quarto d’ora di panico e desolazione in cui ho seriamente pensato che, forse e nonostante tutto, mi conveniva tornare di corsa da Marni con il capo cosparso di cenere, setacciando con cura ogni singola rastrelliera ho trovato comunque pane per i miei denti.

Tra una cosa e l’altra sono rimasta incastrata in un vestito di lana ricamata e mohair, senza lo straccio di una cerniera e con le mie amiche perdute chissà dove.
Ho scoperto con somma costernazione che la metà degli abiti di Valentino Red sono inguinali e che la vestibilità non è esattamente quella di Marni o della Sciura Miuccia: ciao taglia 36, benvenuta taglia 40!
Ho provato l’ebbrezza di infilarmi dentro a una deliziosa meringa di chiffon color ciclamino e di immortalarmi ricoperta di fiocchi e merletti.
[Consiglio per le amiche Samsung-dotate: se togliete la suoneria al vostro cellulare eliminerete automaticamente anche tutti i piccoli suoni molesti di messa a fuoco e scatto che potrebbero denunciare la vostra attività illecita di perfette bimbe minkia alle commesse appostate fuori dai camerini].
Dopo aver dilapidato tutto il mio budget pro saldi da Valentino ho compiuto il solito pellegrinaggio: mi sono disperata sulle Chameleon a 190 euro e sulle Silvana bag a 630 euro da Fendi; ho girellato oziosamente da Lanvin; ho messo i paraocchi davanti a Balenciaga e ho provato scarpe dal tacco a banana da Prada (color rosso fuoco, che inspiegabilmente in foto sono venute rosa).
Poi, siccome io la ‘Sciura Miuccia io la amo e mi guardo bene dal chiedere inviti per le sue sfilate, in modo da preservare il mio amore da sterili rancori, mi sono presa l’ennesima gonna nei toni del rosa (la quarta per la precisione) con un tocco di rosso scuro e una stampa un po’ etnica.
Pura seta, 50 euro.
La potevo lasciare lì?!
P.S. Vi consiglio vivamente, qualora capitaste nella zona di Incisa/Reggello, di visitare anche a Fashion Valley il negozio di Ermanno Scervino.
Gli abiti di lana candida tutti pizzi e ricami, in perfetto stile Regina delle Nevi, sono un sogno!