5 buoni motivi per vedere gli ultimi episodi della prima stagione di Salem
Continua anche qui in Italia la corsa di Salem, la serie di successo che in America è stata trasmessa su WGN la scorsa primavera. Incantesimi, maledizioni e torbide passioni, sono il piatto forte di una serie tanto cool quanto trash. Mentre negli Stati Uniti per la prossima primavera è attesa la seconda stagione, in Italia l’8 dicembre, è stato trasmesso l’episodio 9 dello show punto nevralgico per lo stesso sviluppo narrativo. In quel di Salem infatti, con l’arrivo del padre di Cotton Mather (Seth Gabel), il piano delle malefiche streghe comincia traballare maggiormente. Vecchi dissapori tra padre e figlio creano scompigli, ma nel calderone delle idee c’è ben altro; nuove passioni prendono vita, vengono siglati patti scellerati guidati da un bieco interecce, mentre tutta la cittadina, cade in una spirale di perdizione senza fine. Dopo un periodo di incertezza, lo show, arriva al giro di boa regalando al pubblico l’entertainment seriale che mancava in Salem. Lo scorso anno abbiamo già tessuto le lodi di questa serie, ed anche se da molti è stata criticata, ora vi elenchiamo 5 validi motivi per continuare nella visione di Salem.
5. E’ una serie che seduce come un potente incantesimo. Salem non brilla sicuramente per originalità e scaltrezza ma rimane comunque un prodotto dignitoso che va ben oltre i classici stilemi del genere. E’ infatti una serie che, nel suo piccolo, illustra il mondo della magia nera senza peli sulla lingua, in maniera innovativa ed al di fuori del glamour di altri prodotti televisivi.
4. Anche l’occhio vuole la sua parte. Per ovviare ad alcune pecche narrative (perché nonostante tutto in Salem ci sono molti buchi nella sceneggiatura), gli autori hanno costruito dei personaggi a regola d’arte rendendoli sexy, peccaminosi ed invitanti. Spicca infatti Shane West (conosciuto per il suo ruolo in Er e Nikita), ed il belloccio di turno ovvero Seth Gabel che è apparso in Fringe ed in Arrow. L’omone femminile prevale in questa serie dato che, per il pubblico maschile, non ci sono dei personaggi abbastanza forti che colpiscono nel profondo.
3. Fra trovate bizzarre e colpi di scena ad effetto, Salem conduce il pubblico alle radici del male. Fino allo scorso anno latitava infatti, nel panorama seriale americano, una serie che raccontasse il le radici della magia nera. Salem nel suo piccolo vuole ovviare a tutto questo, ed inscenando un racconto in bilico fra drama ed un horror movie, vuole farsi portavoce delle arti oscure, portando appunto lo spettatore, alle radici di tutti i racconti e le leggende già ampiamente conosciute. Il tutto rivisitato con una buona miscela pop e tanta retorica. Una miscela quasi perfetta.
2. Le streghe di Salem incutono timore e rispetto. Diversamente dalla sorellanza di East End, dalle sorelle Halliwell e dalla congrega di Coven, le streghe di Salem riescono a scuotere gli animi perché sono sexy ma calcolatrici, vendicative e parsimoniose, invitanti ma anche pericoloso. Tutte queste caratteristiche rendono giustizia alla tradizione delle vere streghe di Salem che, da quanto si legge in giro, sono esistite per davvero.
1. E’ una serie fresca e brillante dedicata agli amanti dell’urban fantasy. Criticata ma allo stesso tempo molto amata dal grande estimatore delle serie tv, Salem rimarrà comunque una serie di nicchia, dato che piacerà a chi è in cerca di un prodotto sui generis, invitante, disimpegnato e saldamente legato al mondo dell’occulto. Con i suoi limiti, la serie di WGN America, è riuscita a convincere totalmente una buona fetta di telespettatori.
Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net