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Ieri sera a Ballarò Alessandro Sallusti, punta di diamante de Il Giornale, approfittando della presenza in trasmissione di Nichi Vendola, ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che sinistra e destra possano oggi essere rappresentate da due uomini, Vendola, appunto, e Fini, che sono rispettivamente un post-comunista e post-fascista. A parte lo sforzo di reiterare, malgrado il suo sfinimento, quello che lo stesso Vendola chiama il racconto berlusconiano, Sallusti “dimentica” i molti post-fascisti che si sono tranquillamente accomodati nell’abitino falsamente moderato cucito dal cavaliere anche per loro.
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