Salmo 39,12
O Eterno, ascolta la mia preghiera, e porgi l’orecchio al mio grido;
non esser sordo alle mie lacrime;
poiché io sono uno straniero presso a te,
un pellegrino, come tutti i miei padri.
Sazio la tua bocca
con la mia fame,
divorala.
Trasforma tutte le risposte
in domande,
lasciami essere acerba,
indigesta.
Accoglimi,
tremante,
e trema con me
Salmo 56,9
I passi del mio vagare li hai contati,
le mie lacrime nell’otro tuo raccogli;
non sono forse scritto nel tuo libro?
Nel tuo grido
nasco come vento,
dimora d’aria per corvi, salamandre
la notte poso tra le tue labbra
scendo dal tuo sogno d’assoluto
verso la strada,
m’immergo
Nel mio giorno
cadi come sasso
impaziente
di sanguinare
Salmo 139, 16
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno.
Sono il cuore della goccia,
tuo fluire senza tregua
di tutte le ferite tue
sono la più profonda
scendi
nel mio bruciante segreto
e respira il mio viola
mortale
Salmo 12,47
La rete si è spezzata
e noi siamo liberi.
Sporca di vita
mi faccio cadere
prima che ceda
la rete
Di vuoto sa
l’essere liberi
eternità
brucia le mie viscere
Il suo diritto d’essere mortale
urla
la bestia
dentro di me
Stefanie Golisch
La scultura è di Ernst Barlach.