Caspita pensavo che si parlasse solo di libri, di successi editoriali (ma sono sempre 4-5 i nomi che campeggiano nei primi posti dei libri più venduti) , di quanti italiani ancora leggono su carta stampata, sugli e-book e invece l’attenzione è anche, grazie a Greenpeace, su “Salvaforeste“.
Una classifica delle case editrici che utilizzano e comunicano con trasparenza l’impiego della carta riciclata.
Greenpeace pertanto ha invitato i lettori a preferire quegli editori che si impegnano, mi par corretto dire che è un’azione di Responsabilità sociale, in tale obiettivo, considerato che gli editori italiani sono i più importanti acquirenti di carta indonesiana.
Facciamo i nomi , i più bravi: Rubbettino, De Agostini, Laterza e Loescher, non ancora sufficiente Zanichelli, decisamente pollice verso (altro che pollice verde!) per Sellerio e Newton Compton e altri a me meno noti.
Comunque a favore di questo progetto c’è, una volta tanto, un connubio bipartisan, infatti Feltrinelli stampa solo con carta riciclata e certificata e Mondadori e le sue consorelle stanno aumentando questa scelta di attenzione all’ambiente e alle foreste.
Corriere della Sera? come ..nicchia? Bisognerà che il maggior quotidiano dia l’esempio altrimenti più che sera diventa buio fitto.
“Il futuro delle foreste del pianeta è nelle pagine dei vostri libri“, lo slogan è forte, speriamo pure che oltre a leggere responsabilmente si legga anche un….buon libro!!
Insomma un libro in un ambiente limpido!!