Dalla mafia “abbiamo preso molti colpi, ma molti ne abbiamo dati” e se “l’obiettivo di farla sparire non è vicino, di strada ne abbiamo fatta tanta”. È con queste parole che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha salutato commosso i ragazzi della Nave della legalità, che il 23 maggio di ogni anno da Civitavecchia raggiunge Palermo, per commemorare le stragi di Capaci e via D’Amelio, nelle quali persero la vita i giudici Falcone e Borsellino. Per combattere la mafia “bisogna puntare anche sulle armi della scuola”, ha detto il capo dello Stato.
Una spedizione pacifica e gioiosa, la definisce Giorgio Napolitano. Un momento importante, per il presidente del Senato Pietro Grasso, che come ogni anno prende parte al viaggio e sottolinea l’importanza dell’apporto l’apporto degli studenti. La nave arriverà domani a Palermo, per la giornata di commemorazione che prevede diverse iniziative dal grande valore simbolico.
Nell’aula bunker dell’Ucciardone si terrà una cerimonia a cui parteciperanno i ministri della Giustizia, Andrea Orlando, dell’Istruzione, Stefania Giannini e delle Politiche agricole, Maurizio Martina, oltre alla presidente della commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi e della Rai, Anna Maria Tarantola. In contemporanea ci saranno manifestazioni di piazza e cortei che confluiranno sotto l’albero intitolato al giudice Falcone.
MC