Salsomaggiore il giorno dopo

Salso, fallisce l’asse Lega, Pdl, Udc.  Carancini costretto alle dimissioni (parmaSera)
  Appena 15 mesi di governo e ora - quello che doveva essere il primo esperimento di un sindaco leghista in provincia di Parma - salta per aria. Giovanni Carancini si è dimesso da primo cittadino di Salsomaggiore. E così, dopo Parma, il centrodestra perde una nuova amministrazione comunale. Rimane Fidenza, dove però la situazione non è del tutto rosea.
  La sua maggioranza, formata da Lega, Pdl, e Udc si è sfaldata durante la seduta del consiglio comunale dedicata all’approvazione del bilancio avvenuta ieri. Dieci consiglieri hanno presentato le proprie dimissioni si tratta di Matteo Orlandi, Cambiare Salsomaggiore, Fabrizio Crinò, Movimento 5 Stelle, Filippo Fritelli, Anna Rosa Ceriati, Paolo Canepari e Stefano Urbini del Partito Democratico per conto dell’opposizione. Per la maggioranza hanno firmato Tarcisio Malvisi, Giorgio Cenci ed Isabella Pezzani di Centrodestra per Salsomaggiore, e Fabrizio Poggi Longostrevi dell’Udc.   A quel punto Carancini non aveva più spazi di manovra anche perché era già stato colpito pesantemente nella mattinata quando il vicensindaco Lupo Barral aveva consegnato le sue dimissioni.    Ora per Salso si apre una fase nuova. Tra venti giorni Carancini dovrà lasciare, al suo posto il governo nominerà un commissario prefettizio che porterà avanti la situazione sino alle prossime elezioni comunali. 

Giovanni Carancini