Una lettera minatoria accompagnata da alcuni proiettili è stata recapitata nei giorni scorsi al sindaco di Salsomaggiore Terme, il leghista Giovanni Carancini.
Il plico, ora al vaglio dei Carabinieri del Ris, è stato recapitato in Municipio e per ora vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti sui contenuti della lettera e sul tipo di proiettili presenti.
Anche il primo cittadino della località termale, nota pure per aver ospitato fino a due anni fa le finali di Miss Italia, ha preferito per ora non commentare l'accaduto in attesa dei riscontri delle indagini, ma non si sarebbe detto sorpreso più di tanto dell'accaduto.
Lettere simili, ricorda la Gazzetta di Parma, erano infatti giunte anche ai tre sindaci precedenti dell'amministrazione salsese.
Il primo caso nel 1999 ad Adriano Grolli, poi stesso trattamento per Giuseppe Franchi e Massimo Tedeschi.
Atti intimidatori che non si esclude possano avere la stessa matrice.
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