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“Salvador”

Creato il 30 giugno 2010 da Cinemaleo

1986: Salvador di Oliver Stone

“Salvador”
 
“Salvador”

“Un attacco nei confronti dell’America conservatrice,  filo-reaganiana degli anni 80, quell’America che, nella visione del regista, ha smarrito le caratteristiche democratiche che furono alla base della sua nascita” (Marco Minniti, Movieplayer).

 

La prima mezz’ora è quasi fastidiosa… i personaggi sempre sopra le righe, le situazioni ripetitive e irritanti. Ma poi…

Siamo alla presenza di uno dei più coraggiosi film che Hollywood abbia mai realizzato. La critica alla politica estera degli States è precisa e senza remore, dura e circostanziata. Una storia vera che raccapriccia e stordisce col suo svelare i giochi delle grande potenze che per paura, avidità, ignoranza… calpestano ogni diritto, falsificano i fatti, sfruttano a loro piacimento i «sudditi». Oliver Stone è famoso per le sue polemiche nei confronti di Washington e qui tocca il vertice della sua invettiva: lo spettatore rimane attonito e sconvolto di fronte al comportamento aberrante di un Potere che si atteggia a «campione della libertà», ponendosi mille preoccupanti interrogativi su quanto accade ancora oggi nel mondo. Salvador ci fa riflettere, ci scuote, ci coinvolge drammaticamente… ci inquieta, ci disturba. 

Utilizzando al meglio quattro formidabili protagonisti (James Woods, John Savage, James Belushi, Elpidia Carrillo), il regista (autore, con Richard Boyle alle cui esperienze la pellicola si ispira, anche della sceneggiatura) realizza non solo quello che è il più aspro tra i film americani sul Terzo Mondo, quello che denuncia con maggior vigore le complicità di Washington con i regimi militari” (Il Corriere della Sera) ma soprattutto ci mostra senza veli le atrocità che ogni guerra comporta (senza se senza ma).

Un plauso particolare all’ottima fotografia dal tono semidocumentaristico.

p.s.

Nel suo forum, parlando del film, TNTVillage riporta significativamente un celebre passo di Alfieri che mi sembra opportuno riprendere:

«Tirannide indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d’impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.» (Vittorio Alfieri, Della Tirannide, Libro 1, Cap 2)

note

1)   Diverse volte la voce dei protagonisti improvvisamente cambia, con accenti a dir poco ridicoli! Mi accodo a quanti sostengono che Oliver Stone dovrebbe intentare causa a chi ha distribuito questa oscena versione italiana!

2)   Il candidato del Fronte Farabundo Martì per la Liberazione NazionaleMauricio Funes, ha vinto il 15 Marzo 2009 la competizione elettorale tenutasi per la presidenza di El Salvador. Il partito della sinistra ha sconfitto (con il 53,3%) Rodrigo Avila, esponente del partito di destra Arena, che manteneva il controllo del paese da 20 anni. Il Fronte Farabundo Martì è l’organizzazione politico-militare che divenne famosa tra il 1980 e 1992 per essere una delle due parti – l’altra rappresentata dal governo e dalle bande paramilitari che lo appoggiavano – protagoniste della guerra civile di cui parla il film di Oliver Stone, guerra civile che lasciò sul terreno circa 80mila morti.

scheda

premi e riconoscimenti 

 


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