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Salve, sono una madre di famiglia, ho 29 anni. Dio mi ha benedetto con una bambina. Mia figlia si chiama Rachel e ha 10 mesi.

Da Radha

Messaggio rivolto a chi inoltra inutili e fastidiose catene come quella che segue seppur in buona fede.

Per favore, passa questo messaggio e prenderai parte ad un grande miracolo.

Salve, sono una madre di famiglia, ho 29 anni. Dio mi ha benedetto con una bambina. Mia figlia si chiama Rachel e ha 10 mesi.A pochi giorni dalla nascita, i medici le diagnosticarono un cancro al cervello. C’è solo un modo per mantenerla in vita: operarla. Purtroppomio marito ed io non abbiamo i soldi sufficuenti per farlo e per questo ti chiediamo di aiutarci. Inoltrando questa mail a tutte le persone che puoi.Per ogni persona che aprirà questa mail e che la passerà almeno ad altre tre, riceveremo 32 cent. di dollaro. Per favore, aiutaci. Di cuore…

Prima di inoltrare questo messaggio, vi siete chiesti come fanno a guadagnare 32 cent per ogni inoltro? …beh, non è possibile, non guadagnano un bel niente!

E’ il vecchio sistema delle catene di sant’Antonio, ma in versione elettronica. Serve a far girare gli indirizzi e-mail, per poi inoltrare un sacco di spam. Solo con la mail che ho ricevuto io ne ho “recuperati” ben 131. Come si può notare, molta gente quando inoltra queste mail non mette gli indirizzi dei destinatari nascosti, bensì sono in bella mostra nella stringa in alto, quindi ai pubblicitari arrivano centinaia di migliaia di indirizzi freschi freschi su cui poter spammare.

Questa versione esiste anche in spagnolo: “Si eliminas éste mensaje, honestamente no tienes corazón … Hola, soy madre de familia, tengo 29 años de edad. Dios me bendijo con una niña. Mi hija se llama Rachel y ella tiene 10 meses de edad. A los pocos días de nacida, los médicos le doagnosticaron cáncer en su cerebro. Sólo hay una manera de mantenerla con vida … Operararla….. Infelizmente, mi esposo y yo no tenemos el dinero suficiente para ello y por eso solicitamos que nos ayuden…. Pasando este email a todas las personas que puedan…. Cada persona que abre este correo electrónico y pasan al menos a tres personas, recibiremos 32 centavos de dólar .. Por favor, ayúdenos. Sinceramente….”

C’è anche una versione francese in cui la bambina si chiama Vanessa (e bisognerebbe chiedersi chi si prende la briga di cambiare i nomi in queste catene e perché lo fa): “Si vous éliminez ce message vous n’avez pas de coeur. C’est une mère de 29 ans qui a une fillette de 10 mois atteinte d’un cancer cérébral. Elle n’a pas d’argent pour faire opérer sa fille. Chaque personne devra envoyer ce mail au moins à trois personnes et la famille recevra 32 centimes de dollars par mail envoyé. La famille prie qu’on l’aide”.

Tutte queste versioni sono accomunate dall’inclusione di una serie di fotografie piuttosto scioccanti di una neonata coperta da croste e gravi arrossamenti in varie parti del corpo. Le immagini in realtà non c’entrano nulla con il “cancro al cervello” citato nell’appello: questa malattia non produce gli effetti visibili nelle foto, che circolavano già a marzo 2010 con un’altra variante dell’appello insieme a un referto medico in portoghese. Questo referto, però, si è perso nel corso del passaparola: parlava di patologia acantolitica e indicava che il nome della neonata era in realtà Manuela, nata il 21 maggio 2009.

Nelle fotografie si può notare che il cuscino sul quale giace la neonata reca la scritta “Hospital Vila da Serra – Instituto Materno-Infantil”, che corrisponde a questo ospedale brasiliano. Stando al blog Patrulha do Agreste, la bambina ritratta nelle fotografie sarebbe morta poco dopo presso l’ospedale.

Diffondere quest’appello, insomma, è semplicemente inutile e non fa che sottolineare la leggerezza con la quale troppi utenti inoltrano qualunque cosa li commuova senza chiedersi se sia plausibile e diffondendo impietosamente immagini di una bambina che con tutta probabilità non c’è più. Un “Inoltra a tutti” in meno e un pensiero in più per i genitori di Manuela non guasterebbero.

Per favore, non rispondete mai e non inoltrare mai queste catene, e ditelo anche ai vostri contatti. Così facendo evitate spam oltre che l’utilizzo improprio di foto di bambini sofferenti e forse già morti violando la loro privacy e la loro dignità.

Grazie.


Filed under: Articoli Tagged: catena di sant'antonio, radharani, radharani ferrini

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