"Un pavimento musivo grande 80 metri quadri, integro dopo più di 2000 anni. Come quello che mostra la meraviglia di un vaso ricco di fiori. Un altro, in camera da letto, raffinatissimo: le tessere sono talmente piccole da farlo sembrare un pavimento compatto, con accanto un mosaico che mima un tappeto." Questa la descrizione della Villa di Cesare, tratta dalle pagine della Cronaca Roma di Repubblica.Oggi questa villa, appartenuta al più famoso generale romano della storia, è completamente abbandonata al degrado e all'incuria. Una notizia che, in qualsiasi paese civile, sarebbe fonte di scandalo e vergogna assoluta, qui da noi viene completamente ignorata. I giornali ne parlano, la gente e le istituzioni se ne fregano. Viviamo in una città stracolma di tesori e non riusciamo a preservarne (in modo appena decente) nemmeno la metà. Il Colosseo, il monumento simbolo di Roma, se ne sta lì annerito e marcio, con le auto e i pullman che ci girano intorno, circondato da un praticello spelacchiato ricolmo di auto in sosta, paninari e venditori di calzini. Qui si sta facendo morire la nostra storia, la nostra cultura. I soldi ci sono solo per le consulenze milionarie degli amici che portano voti. Le ville storiche ritrovate sotto il manto stradale sono importanti solo quando servono a bloccare i cantieri per far lievitare i costi a tutto vantaggio delle ditte amiche incaricate dei lavori. Per tutelare questi resti si bloccano cantieri importantissimi per la città. Ma dopo? Chi è che si occupa di conservarli e preservarli? Possibile che si debba lasciar morire così la nostra storia? Forse sarebbe meglio seppellire tutto. Nella speranza che le generazioni future, senz'altro più civili di questa, possano occuparsene adeguatamente.
"Un pavimento musivo grande 80 metri quadri, integro dopo più di 2000 anni. Come quello che mostra la meraviglia di un vaso ricco di fiori. Un altro, in camera da letto, raffinatissimo: le tessere sono talmente piccole da farlo sembrare un pavimento compatto, con accanto un mosaico che mima un tappeto." Questa la descrizione della Villa di Cesare, tratta dalle pagine della Cronaca Roma di Repubblica.Oggi questa villa, appartenuta al più famoso generale romano della storia, è completamente abbandonata al degrado e all'incuria. Una notizia che, in qualsiasi paese civile, sarebbe fonte di scandalo e vergogna assoluta, qui da noi viene completamente ignorata. I giornali ne parlano, la gente e le istituzioni se ne fregano. Viviamo in una città stracolma di tesori e non riusciamo a preservarne (in modo appena decente) nemmeno la metà. Il Colosseo, il monumento simbolo di Roma, se ne sta lì annerito e marcio, con le auto e i pullman che ci girano intorno, circondato da un praticello spelacchiato ricolmo di auto in sosta, paninari e venditori di calzini. Qui si sta facendo morire la nostra storia, la nostra cultura. I soldi ci sono solo per le consulenze milionarie degli amici che portano voti. Le ville storiche ritrovate sotto il manto stradale sono importanti solo quando servono a bloccare i cantieri per far lievitare i costi a tutto vantaggio delle ditte amiche incaricate dei lavori. Per tutelare questi resti si bloccano cantieri importantissimi per la città. Ma dopo? Chi è che si occupa di conservarli e preservarli? Possibile che si debba lasciar morire così la nostra storia? Forse sarebbe meglio seppellire tutto. Nella speranza che le generazioni future, senz'altro più civili di questa, possano occuparsene adeguatamente.
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