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Salvo imprevisti

Creato il 21 marzo 2011 da Speradisole

Oggi è lunedì, e come promesso, Berlusconi avrebbe dovuto recarsi in tribunale a Milano, per il processo Mills.  Tutti i lunedì, aveva detto, “salvo imprevisti dell’ultim’ora”.

Ma Berlusconi diserta l’aula per il primo appuntamento perché c’è un  Consiglio dei Ministro straordinario.

Sappiamo che si tratta di un Consiglio piuttosto importante. Si deve trovare un accordo con Bossi, che non ha votato l’intervento dell’Italia in Libia ed ha spezzato la maggioranza.

SALVO IMPREVISTI
La Lega è preoccupata soprattutto, perché – dice – saremo inondati da extracomunitari  libici e non possiamo farcela.

In effetti già stanotte sono arrivati i primi barconi carichi di libici che scappano da quell’inferno. Sono arrivati in Sicilia, nel catanese. (Ansa).

La crisi  libica consente al premier di guadagnare tempo che gli serve per far quadrare il cerchio. Deve far approvare dal Parlamento una leggina utile ad aumentare le postazioni di governo.

Le caselle rimaste vuote dopo la diaspora dei finiani e le defezioni sono 12. E questa leggina dovrebbe soddisfare gli appetiti di Scilipoti, di Romano, di Moffa, di Pionati  eccetera. Insomma di mettere in assetto la terza gamba del PDL, altrimenti il tavolino cade.

Ma sembra che anche i Responsabili,  a suo tempo sicuri di ottenere l’agognato premio, pur facendo ora risuonare i tamburi di guerra, diano per scontato, con grossi mal di pancia, che i tempi del rimpasto si allontanano.

Sono un po’ sfigati anche questi responsabili che nella loro smania di tenere su il governo per avere in cambio poltrone super pagate, adesso si trovano tra i piedi una crisi internazionale non di poco conto.

Ma per tornare ai lunedì di Berlusconi, al momento l’agenda del cavaliere è stracolma. Non sarà invocato il legittimo impedimento e si consentirà, dicono i suoi avvocati, che l’udienza proceda, in contumacia.

Berlusconi rinuncia perciò, almeno per il momento, a sbattere in faccia ai giudici la sua verità e rinuncia anche a gridarla in tv di fronte al paese.

La Libia è sicuramente una buona scusa, ci mancherebbe, si tratta di una guerra vera e propria e noi siamo la terra più vicina a quella terra: solo pochi mesi fa  baciavamo il leader ed ora lo bombardiamo.

Non sappiamo come andrà a finire questa storia libica, forse si complica e di molto. Pochi minuti fa il segretario dell’ONU Ban Ki-Moon è stato aggredito al Cairo da sostenitori di Gheddafi. Non sono buone notizie queste, presagiscono una guerriglia più vasta di quanto si possa immaginare.



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