Per cominciare la redazione di Katyannalott augura un buon Ferragosto a tutti i suoi lettori.
Ma veniamo alle questioni tecnologiche; Samsung (con una fetta di mercato ormai di primo piano) fa registrare negli ultimi tempi (più in generale negli ultimi due anni) un riduzione delle vendite e quindi dei profitti. Le stime pubblicate qualche giorno fa dal Wall Street Journal prevedono un calo nel market share globale pari a 6 punti percentuali, dal 31% dello scorso anno al 25% del prossimo anno. Le motivazioni sono varie e vanno dal calo della domanda (fisiologico all’interno di un settore quasi prossimo alla saturazione) all’aumento dei costi di produzione.
In pratica, nel 2013 un telefono su 3 era Samsung, adesso solo 1 su 4. Ci vogliono delle nuove strategie per migliorare e la società non ha intenzione di tirarsi indietro: “Ci concentreremo su nuovi dispositivi mobili premium, e di un nuovo modello di punta nella categoria dei dispositivi con grande schermo, insieme a nuovi modelli per coprire le fasce medie e basse con caratteristiche più avanzate e prezzi competitivi”.
I motivi sono molteplici:
1. La concorrenza cinese si sta facendo sempre più agguerrita. Produttori come Xiaomi dimostrano di essere competitivi in qualsiasi fascia di mercato offrendo smartphone a basso costo, ma con hardware di alto livello
2. Microsoft sta rosicchiando (molto lentamente) quote di mercato, soprattutto nella fascia bassa dove i Lumia fanno da padrone, Windows phone risponde molto bene anche su dispositivi di fascia bassa, con hardware poco performante.
3. Probabilmente vanno rivisti anche un po’ i modelli; i padelloni troppo grandi sono si apprezzati ma a volte un po’ ingombranti, poi in definitiva forse android comincia anche un po’ a stancare (come successe con Symbian)
Questa è una panoramica generale, è vero però che i produttori devono inventarsi qualcosa e la lotta è sempre più agguerrita. Vediamo chi ne uscirà integro.