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San Antonio, vittoria da primato Lakers, addio Conference.

Creato il 07 aprile 2011 da Basket - Di Tutto Un Po'

Gli Spurs conquistano il primato nella Western grazie alla vittoria sui Kings e al nuovo rovescio di Los Angeles che, secondo coach Phil Jackson, ha “riposato” all’Oracle Arena. I Pacers tornano ai playoff dopo 5 anni e i Thunder vincono la Northwest Division

San Antonio: tutti contro Tyreke Evans. Reuters
San Antonio: tutti contro Tyreke Evans

I San Antonio Spurs si prendono matematicamente la vetta della Western Conference, dilagando contro Sacramento e approfittando della sconfitta dei Lakers in casa di Golden State. Altri verdetti: Oklahoma City vince la Northwest Division, ma soprattutto gli Indiana Pacers tornano ai playoff dopo 5 anni.

San Antonio Spurs-Sacramento Kings 124-92

I San Antonio Spurs (60-19) si prendono matematicamente il primo posto della Western Conference, demolendo i Kings (23-55) e approfittando della sconfitta dei Lakers in casa di Golden State. Gli Spurs mettono a segno un terzo quarto da 41 punti (a 21), e fanno la differenza dopo aver chiuso il secondo quarto con 2 punti di vantaggio (51-49). I protetti di coach Popovich si esibiscono in un grande prova balistica (60.5% dal campo, 12/19 da fuori) e fanno quello che vogliono anche in campo aperto (36-11 i punti in contropiede). Il +32 finale rappresenta il più ampio scarto stagionale a favore dei texani, che dimostrano di aver superato il periodo nero dei 6 k.o. consecutivi.

San Antonio: Ginobili 25 (6/10, 4/6, 1/1 tl), Hill 19, Parker 15, Green 14, Duncan 12. Rimbalzi: Duncan e Blair 8. Assist: Parker 6.
Sacramento: Evans 16 (5/13, 1/2, 3/4 tl), Cousins 15, Dalembert 12, Udrih 11, Garcia 10. Rimbalzi: Cousins 11. Assist: Evans e Udrih 5.

Phil Jackson si confronta con Kobe Bryant. Reuters
Phil Jackson si confronta con Kobe Bryant

Golden State Warriors-Los Angeles Lakers 95-87

Seconda sconfitta consecutiva per i Lakers (55-23), che dicono addio al primo posto della Western Conference cedendo sul parquet della Oracle Arena, casa dei Warriors (35-44). Eppure i campioni Nba erano partiti benissimo (16-4 dopo 4 minuti e mezzo, con 6 di Bryant), ma poi – come ha detto Phil Jackson – hanno “riposato”. Ne hanno approfittato i padroni di casa, che hanno condotto anche di 19 (tiri liberi di Lee per iniziare l’ultimo quarto, 74-55) e portano a casa una vittoria comunque prestigiosa.

Golden State: Ellis 26 (6/13, 3/9, 5/6 tl), Lee 22, Curry 20, Amundson 11, Wright 10. Rimbalzi: Lee 17. Assist: Ellis 6.
L.A. Lakers: Bryant 25 (9/15, 1/5, 4/6 tl), Gasol 18, Bynum 13, Barnes 10. Rimbalzi: Bynum 17. Assist: Odom 5.

Oklahoma City Thunder-Los Angeles Clippers 112-108

Gli Oklahoma City Thunder (52-26) mettono anche la matematica tra loro e i Denver Nuggets, per il titolo della Northwest Division. Per riuscirci devono battere i Clippers (31-48) di un indemoniato Blake Griffin, autore già di 20 punti in metà partita. Gli ospiti iniziano alla grande e vanno a +10 con 4’28 sul cronometro del primo quarto proprio con un 2+1 di Griffin (20-10), ma i padroni di casa – presi per mano dai soliti Durant e Westbrook – mettono la freccia e arrivano ad acculumare anche 12 punti di vantaggio (91-79 con Mohammed, aprendo l’ultimo quarto). Il finale di gara è combattuto: Griffin fa solo 1/2 ai liberi con 14 secondi da giocare (108-106), non sbaglia invece Durant. Craig Smith segna da sotto il nuovo -2 con 8 secondi da giocare (110-108) ma la difesa ospite si perde Westbrook, che va a schiacciare i punti della sicurezza.

Oklahoma City: Durant 29 (7/15, 2/8, 9/11 tl), Westbrook 26, Ibaka 15. Rimbalzi: Perkins 17. Assist: Westbrook 7.
L.A. Clippers: Griffin 35 (15/20, 5/8 tl), Williams e Gordon 16, Kaman 12, Smith e Jordan 10. Rimbalzi: Griffin 11. Assist: Williams 9.

Philadelphia 76ers-New York Knicks 92-97

La ruota gira per Knicks (40-38) e 76ers (40-39): nello scontro diretto per il sesto posto della Eastern Conference, New York ottiene la quinta vittoria consecutiva, con un Carmelo Anthony determinante. Una gara che gli ospiti hanno saputo condurre praticamente dall’inizio alla fine, con autorità, toccando anche i 19 punti di vantaggio (69-50 firmato Fields a 6’16 dalla fine del terzo quarto) nonostante i problemi alla caviglia sinistra di Amar’e Stoudemire. Philadelphia, però, sembrava aver apparecchiato tutto per la rimonta: parziale di 10-0 con 6 punti di Thaddeus Young, ma chiuso da Jodie Meeks per il sorpasso (88-87 a 2’46 dalla fine), che però viene presto annullato dai Knicks. La tripla di Douglas riporta avanti la squadra di D’Antoni, quella di Anthony a 11 secondi dalla fine (95-91) di fatto la mette nelle mani di New York.

Philadelphia: Young 25 (11/16, 3/8 tl), Brand 24, Iguodala 15, Holiday 11. Rimbalzi: Brand 9. Assist: Holiday 8.
New York: Anthony 31 (7/15, 5/8, 2/3 tl), Stoudemire 18, Douglas 17. Rimbalzi: Anthony 11. Assist: Stoudemire 7.

Scott Skiles (sin.) parla con Keyon Dooling. Reuters
Scott Skiles (sin.) parla con Keyon Dooling

Miami Heat-Milwaukee Bucks 85-90

Senza Dwyane Wade, i Miami Heat (54-24) perdono una partita importantissima per la volata al secondo posto nella Eastern Conference, contro una Milwaukee ormai tagliata fuori dal discorso playoff. I Bucks (32-46) hanno iniziato alla grande, prendendosi anche 14 punti di vantaggio con 2 triple di Dooling in avvio di secondo quarto (33-19), ma con il solito LeBron James i padroni di casa rimontano e proprio con “The Chosen One” firmano il +4 a 6 minuti dalla fine (77-73). I problemi degli Heat, però, arrivano da fuori: Jennings colpisce da tre punti per il sorpasso a 3’35 dalla fine (78-77), poi arrivano 2 triple di Delfino (la seconda per l’86-82 a 24 secondi dalla fine) che indirizzano la gara in favore degli ospiti.

Miami: James 29 (7/15, 3/7, 6/8 tl), Bosh 18, Miller e Anthony 8. Rimbalzi: Miller 12. Assist: James 8.
Milwaukee: Salmons 17 (6/13, 1/3, 2/2 tl), Mbah a Moute e Maggette 14, Dooling 10. Rimbalzi: Mbah a Moute 12. Assist: Bogut e Jennings 4.

Charlotte Bobcats-Orlando Magic 102-111 dts

La tripla di Augustin a 16 secondi dalla fine sembrava poter tenere ancora in vita le speranze di playoff di Charlotte (32-46), che dopo aver avuto anche 12 punti di vantaggio pareggiava a quota 96 per giocarsela al supplementare contro Orlando (50-29), quarta forza a Est. Gara molto testa, che ha visto l’espulsione di Quentin Richardson per una manata in faccia a Henderson nell’ultimo quarto, ma nell’overtime gli ospiti si sono dimostrati più lucidi: Arenas parte con la tripla, Nelson lo imita per chiudere il parziale di 12-2 (108-98 a 1’43 dalla fine) che mette fine alle ostilità.

Charlotte: Henderson 32 (11/20, 1/2, 7/7 tl), Diaw 17, Cunningham 16, Brown 14. Rimbalzi: Cunningham 10. Assist: Diaw 7.
Orlando: Arenas 25 (3/3, 6/11, 1/2 tl), Bass 19, Nelson 18, Turkoglu 17, Howard 15, Anderson 10. Rimbalzi: Bass 8. Assist: Nelson 9.

Indiana Pacers-Washington Wizards 136-112

Gli Indiana Pacers (36-43) conquistano il posto nei playoff come ottava forza della Eastern Conference, dopo la facile affermazione contro Washington. 43 punti segnati già nel primo quarto 13/24 in totale da oltre l’arco dei tre punti, e le buone notizie arrivate da Charlotte (con la sconfitta dei Bobcats contro Orlando): tutto perfetto per i ragazzi di Frank Vogel (19-16 il suo record da capo allenatore) e per il pubblico di Indianapolis. Mai in svantaggio, i Pacers hanno toccato anche il +29 con Hibbert a 7’58 dalla fine (93-64): dopo cinque anni, quindi, li rivedremo ai playoff.

Indiana: Granger 25 (4/6, 3/5, 8/9 tl), George 23, Hibbert 16, Hansbrough e Collison 15. Rimbalzi: Hibbert e George 6. Assist: Collison 11.
Washington: Crawford 29 (8/19, 1/4, 10/10 tl), Blatche 23, Wall 19, Jeffers 13. Rimbalzi: Blatche 10. Assist: Wall 4.

Detroit Pistons-New Jersey Nets 116-109

Torna in campo Rodney Stuckey, per Detroit (27-51), che prevale nella sfida contro i Nets (24-54), tra due formazioni che si avviano a chiudere la loro stagione senza acuti. Gara comunque equilibrata ad Auburn Hills, con Stuckey autore di 10 degli ultimi 14 punti dei suoi nel finale: nonostante un Lopez inarrestabile, New Jersey deve inseguire, e Vujacic prova a tenerla in vita con 5 punti consecutivi (112-107 a 1’57 dalla fine), ma Hamilton prima e Stuckey (dalla lunetta) poi mettono 3 possessi di differenza tra le due squadre per entrare nell’ultimo minuto.

Detroit: Hamilton 25 (8/11, 9/10 tl), Stuckey 22, Monroe 20, Wilcox 12. Rimbalzi: Monroe 10. Assist: Stuckey 10.
New Jersey: Lopez 39 (14/20, 11/14 tl), Farmar 18, Vujacic 16, Outlaw 11. Rimbalzi: Lopez 7. Assist: Farmar 11.

Minnesota Timberwolves-Phoenix Suns 98-108

Conta poco o nulla la sfida tra T’Wolves (17-62) e Suns (38-40), due squadre che i playoff li guarderanno in televisione. Vince Phoenix, che lascia seduti Steve Nash e Grant Hill per tutta la seconda metà di gara ma fa la differenza con Josh Childress, Vince Carter e Aaron Brooks: sono loro che scavano il divario tra il +4 a 8’52 dalla fine e il +12 siglato dall’ex playmaker di Houston con la tripla del 108-96 a 1’27 dallo scadere.

Minnesota: Beasley 24 (10/23, 4/4 tl), Randolph 19, Webster 13, Tolliver e Johnson 10. Rimbalzi: Beasley 11. Assist: Ridnour 5.
Phoenix: Gortat 20 (8/14, 4/6 tl), Brooks 19, Hill e Warrick 17, Carter 12, Childress 10. Rimbalzi: Gortat 16. Assist: Nash 9.

tratto da gazzetta.it



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