San francisco chiude ai clandestini. lavoro riservato ai residenti.

Il democratico sindaco di San Francisco , Gary Newsom , non ha posto il veto ad una delibera restrittiva del consiglio comunale della città politicamente più a sinistra degli Stati Uniti , per cui il 50% di tutti gli appalti pubblici , di posti di lavoro che riguardano direttamente o indirettamente il Comune, dovranno essere riservati ai residenti che pagano le tasse locali.

Fino al 23 la quota arrivava al 20%. San Francisco ha quindi ora alzato il ponte levatoio.

La città non è la prima città americana ad arrendersi alla spietata legge dell’economia che sta drenando le risorse degli Stati , nelle quali i contribuenti esigono che sempre maggiori fette della fiscalità tornino a loro.

A Washington, il personale della polizia metropolitana e degli uffici pubblici ha l’obbligo si residenza nella città o nei sobborghi satellite. A Denver è in vigore la “Dura” , come si chiama la dura norma sulla ricostruzione urbana riservata agli abitanti e ai residenti legali.

San Francisco , la costa dei poeti maledetti, era ancora una città dove tutto era possibile e tutto era permesso. Ma La resa del consiglio comunale alla realtà della finanza , è dunque specialmente dolorosa.

Il sindaco Newsom, salito al potere con il 72% dei voti, ha grandi ambizioni politiche , e dopo essere stato già eletto vice governatore nel novembre scorso, immagina possibili orizzonti alla guida dello Stato Intero. La California chiuderà il 2010 con un passivo di 26 miliardi di dollari. E la falce dell’amministrazione sta arrivando su scuole , servizi pubblici, sanità , pubblica assistenza. La zattera sulla quale si aggrappano sindaci e assessori sono i fondi , arrivati da Washington, nel “Reconstruction Act” del 2009 con i suoi 800 miliardi di dollari e negli stanziamenti locali finanziati con obbligazioni che i contribuenti dovranno ripagare. Dunque chi non risiede e non paga la tasse , non avrà diritto a salire sulla zattera. E se non si è residente non si hanno i documenti. Sono quindi i clandestini ad essere tagliati.

La delibera è stata votata da 8 degli 11 consiglieri. Fino a quando il morso della recessione non si sarà allentato e il mercato immobiliare , motore primo della finanza locale attraverso l’Ici , non ripartirà, i buoni sentimenti, la tradizione , il ricordo della vecchia San Francisco appassirà.

San Francisco è chiusa per restauri e si culla di un’illusione , quella del localismo redentore. IN altre città, ancora più inguaiate, come Cleveland e Cincinnati , le quote dei residenti esistono da anni. Ma non si trovano mai abbastanza residenti che vogliano fare particolari lavori e mal pagati. Non basta riservare un posto a tavola , se poi nessuno si presenta.