Mi trovo in uno di quei momenti, nel bel mezzo del cammino, in cui bombe di vita a orologeria mi esplodono intorno continuamente, tanto che mi viene da domandarmi se non sia io – in qualche strano modo – il detonatore.
In realtà poi accantono la vanagloria, e mi rendo conto di essere casualmente – e senza merito – al centro di un turbine di eventi interstellari e violenti che sconvolgono le vite di chi mi circonda.
Vengono prese decisioni importanti, il pianeta si ripopola, si torna in ginocchio davanti agli altari.
Così, nei passaggi di redenzione e fecondità di questa estate sorprendente, la vita – quella vera – accade lontano dalle spiagge, negli appartamenti privati, in piccole camere d’albergo, nei paesi deserti.
Ieri sera un amico ha detto, quasi sbalordito: “La gente ha voglia di poesia!”.
Ed è stato bello ritrovarsi sotto la notte dei desideri, ai piedi di un palco ad ascoltare – senza la risacca delle onde ma con uno splendido violino – scorci di amore, lacrime e sangue senza tempo e senza pudore.
Ho riso con Trilussa, Gaber e Benni, mi sono contorta con Shakespeare e Alda Merini, ho pianto con Dostojevskij e ho ascoltato cantare l’amore.
Perché la vita accade spesso in silenzio e in segreto, di nascosto e magari lontano da dove la stavamo aspettando.
Grazie a Ilaria Bruschi che ha creato quest’occasione, e grazie soprattutto a Mino Manni, Silvia Siravo e Viviana Carniti per lo spettacolo, il canto e le cose accadute nel profondo.
“Noi leggevamo un giorno per diletto”
Interpreti: Mino Manni e Silvia Siravo
Al violino: Viviana Carniti
(perché la gente, anche se non lo sa, ha bisogno di poesia)
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake