Quando si nomina San Nicola, lo si associa immediatamente a Bari e alla splendida basilica romanica del XII secolo. Oppure a Sankt Nikolaus, che nella notte del 6 dicembre porta regali ai bambini dei Paesi nordici. E a Santa Claus, naturalmente. Immaginate allora la mia espressione quando, in una torrida giornata d’agosto del 2005, vidi la statua di Babbo Natale a Myra, un paesino della Turchia meridionale sul Mar Egeo. Eh già, perché la storia di San Nicola alias Santa Claus alias Babbo Natale è parecchio complicata e sorprendente. Ve la racconto così come l’ho udita.
Partiamo dall’inizio: Nicola (in greco Νικόλαος) nacque a Pàtara di Licia intorno al 280. All'inizio del IV secolo viene citato in alcuni documenti come Vescovo di Myra. Dopo essere stato incarcerato durante la persecuzione dei cristiani sotto Diocleziano, nel 325 prese parte al Concilio di Nicea. Morì a Myra il 6 dicembre, presumibilmente nell'anno 343, La basilica dove furono alloggiate le spoglie divenne luogo di pellegrinaggio già in epoca molto antica.
La figura storica di Nicola si tratteggia in poche righe, ma sul suo conto fiorirono presto numerosi racconti. Venerato dai cattolici per l’altruismo, il senso di giustizia e la carità, la chiesa ortodossa lo celebra anche come patrono dei naviganti, poiché salvò alcuni battellieri placando una furiosa tempesta. La leggenda più famosa riguarda tuttavia l'aiuto che diede alle tre figlie di un pover’uomo, le quali non potevano sposarsi perché prive di dote. Egli gettò nella loro stanza tre sacchetti d'oro per tre notti consecutive, affrancandole così dall’incresciosa situazione. Da questo episodio proverrebbe l’usanza altomedioevale di riempire le calze di doni nella notte del 6 dicembre.
Sì, vabbè, diranno i miei piccoli lettori: ma come ha fatto San Nicola ad arrivare in Europa e poi negli Stati Uniti?
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Myra fu poi riconquistata dai Crociati nel 1097, ma le ossa del santo non furono mai restituite e la città perse la notorietà di un tempo. All'inizio dei XIV secolo i Turchi occuparono definitivamente l’Asia Minore. In seguito il fiume Myros sommerse a più riprese il centro abitato e la basilica. Solo nel 1862, dopo aver acquisito la regione, lo zar Alessandro Il finanziò il restauro dell'edificio religioso e San Nicola acquistò popolarità immensa anche in Russia.
Che c’entra allora Babbo Natale?
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