Oggi è il giorno dopo, del giorno prima, di ieri, del 14 Febbraio, quindi oggi bisogna chiuderla con San Valentino.
Prima però vorrei fare una considerazione che mi sembra fondante, di cosa non saprei, forse di una fonderia in cui si fonderanno anelli, di congiunzione, tra varie linee di pensiero.
San Valentino era single. Voilà.
Single. Che già la pronuncia di “single” fa molto tempi moderni. (eh?mah!).
Mi spiego. San Valentino era single perché altrimenti non sarebbe diventato proprio San Valentino. Santo intendo, quel tale signor Valentino. Che invece ha fatto miracoli e così si è guadagnato la santità. Mica l’ha vinta con i punti della Coop?!
E chi ha ricevuto miracoli sono proprio coppie di innamorati che litigavano troppo, oppure non potevano sposarsi per colpa delle rispettive famiglie tipo Romeo e Giulietta o anche, la leggenda e pure Wikipedia narrano, che Valentino abbia donato la vista alla figlia del suo carceriere e che in punto di morte tale giovinotto Valentino abbia sussurrato all’orecchio della bella… “Dal tuo Valentino”.
Oooooh.
Valentino è diventato Santo perché ha miracolato un pò di gente e, tra questi, anche la sua amata. Una donna che non poteva avere. Mi sembra una rivelazione importante.
Allora qui ti voglio, caro il mio santo del 14 del mese, anche tu hai sofferto le pene d’amore?
Probabilmente sì, ma hai tenuto il punto.
Miracoli regalati agli altri ma manco uno che potesse servire a te. Mi dispiace davvero.
San Valentino era proprio single. Eppure lo amano tutti. Dunque, anche tu, caro single, stai sereno.
Postilla: e se San Valentino incontrasse Sanremo, potrebbe nascere una storia? Magari qualcosa prenderebbe “Il Volo”. Storie del giorno dopo.