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San Valentino METAFISICO

Da Francesca Passarelli @QualsivogliaB
San Valentino METAFISICO
14 febbraio 2015
Bari
Qualche nuvola in cielo, il freddo nelle ossa di mattina presto... Sabato e per di più San Valentino. Che palle.
Aspetto una chiamata che non arriva, che non arriverà mai, l'aspetto da anni ormai. (ndr non mi riferisco ad una vocazione religiosa)
La mia mente è errante, fantastico sui possibili modi di uccidere Cupido, di uccidere San Valentino, ti uccidere ogni ricordo legato all'amore.
Accendo il computer portatile e vado su youtube e digito: Filomena Coza Depurada (sketch in auge a Bari di un duo comico a cavallo tra gli '80 e i '90). Lo lascio caricare e mi gusto quella comicità semplice e geniale, l'esasperazione di ciò che realmente accade in molte coppie: ridursi a distribuirsi i compito (molto spesso appioppati agli uomini) di pensare a pagare il matrimonio, la casa, i mobili, eccetera, eccetera. Rido alla geniale descrizione di un amore che diventa compromesso, che diventa bisogno, che non è più amore ma nessuno lo vuole ammettere.
"La camera da letto? Portala tu!
 La cucina? Si, proprio tu!
 Il soggiorno? Si, sempre tu!
 Il corredo? Compramelo tu!
 Ma mia madre me lo ha detto, l'ho sentita proprio ora,
 o tu ti stendi a portare qualcosa o vai a rubare a San Nicola. "
Con queste parole in testa, mi infilo le scarpe running e vado a correre. Metto le cuffie e faccio partire la playlist dei System of a Down e come prima canzone parte Lonely Day "ma pooorcaaa @#*#@"
"Such a lonely day
 and it's mine,
 the most loneliest day of my life..."
All'improvviso iniziano a riaffiorarmi alla mente una serie di appuntamenti decisamente FLOP e deludenti e non so per quale masochistico gioco mentale mi vengano in mente proprio in questo infausto giorno.
L'emozione del scoprirsi, del prepararsi per qualcuno, l'imbarazzo che parte dallo stomaco, le parole che cerchi di filtrare nella maniera più corretta e poi...
Tipo A: "Scusa mi sta squillando il cellulare, è la mia ragazza... ma nulla di serio, mi piace divertirmi, la relazione non deve essere un ostacolo, non trovi?"
Io: "Scusa devo andare un attimo alla toilette."
Tipo A: "Si ma non metterci molto perché alle 21:00 devo andare a prendere la mia ragazza."
Ti allontani pacatamente e dai una lauta mancia al cameriere per farti uscire dall'uscita scarico e arrivo merci del locale...
L'emozione di una chiamata, di vedere il suo nome illuminarsi sul display del cellulare e tu... ti illumini...
Tipo B: "Ciao stupenda, che fai?"
Io: "........... Ciao "stupendo" in questo momento rispondo al cellulare..."
Tipo B: "Ti va di venire a casa mia, ti preparo la cena, sono un ottimo cuoco e sono molto bravo anche in un'altra cosa in cui si consumano molte calorie, così puoi anche smaltire i tuoi fianchi un po' troppo larghi..."
Io: "Scusa la casa è appena entrata in una galleria ...non...sento...sai... puoi...la tua... cena... nculo!"
L'attesa dei messaggi, scrivere ti rende più coraggioso nel dire cose che a voce l'emozione non riuscirebbe a farti proferire...
Tipo C: "Ciao, ieri sono stato bene, ma volevo chiederti cosa ne pensi di me?"
Io: " Noooo ma perché lo fate? Ora cosa gli scrivo? Vabbè non rispondo per ora, ci penso un po' su."
Tipo C: " Perché non rispondi se visualizzi il messaggio? Voi siete tutte stronze, siete tutte uguali, vi lamentate di tutti i bastardi che incontrate e poi quando invece trovate un bravo ragazzo lo trattate male!"
Io: "Ci conosciamo da una settimana e siamo usciti solo una volta, non pensi di esagerare?"
Tipo C: "Io sento di essermi già innamorato di te..."
- Blocca Contatto - - Contatto Bloccato -
Ritorno a me, ai miei km, alla mia musica... ma la playlist si blocca e il cellulare inizia a squillare "Oddio è lui!" ... Mi fermo, riprendo fiato ma il cuore al posto di rallentare inizia a battere ancora di più...
Io: "Ehi! Ciao!"
Lui: "Ciao, come stai?"
Io: "Bene, correvo per scaricarmi un po'."
Lui: "Anch'io ho fatto un po' di movimento oggi."
Io: "Ah si?! E che hai fatto?"
Lui: "Sono andato a buttare la spazzatura oggi, però avevo scordato l'altra busta su in casa e allora sono risalito e ho buttato anche l'altra."
Io: " Wow impressionante, fai progressi! "
Lui: " Eh sì, stasera che fai? "
Io: " Boh... pensavo di stare a casa a deprimermi. Tu? "
Lui: "Idem."
      "..."
      "..."
Lui: " Ti va di uscire? Così ci raccontiamo un po'."
Io: " Birra? "
Lui: " Birra. Ma ceniamo anche, che ti va di mangiare? "
Io: " Mmmm cinese? D'asporto? "
Lui: "Cinese. D'asporto. In macchina? Vicino al mare? "
Io: "In macchina. Vicino al mare. Allora a stasera? Per che ora passi?"
Lui: "Per le 20:00 ti passo a prendere ok?"
Io: "Ok a stasera, ciao."
Lui: " A più tardi, ciao."
Ed eccola finalmente la chiamata di chi ti conosce e anche San Valentino, con le sue contraddizioni e le sue ipocrisie, si trasforma in una opportunità per imparare ad amarsi con semplicità.
" Sarà stato quel tuo modo elegante di strisciare con gli zatteroni  o il tuo tatuaggio così delicato del 7 di denari con l'asso di bastoni.  Che brividi ha avuto il mio cuore quando la sera del cenone  hai dato un mozzico alla testa e hai ucciso il capitone. "

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