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Sandro Merli fermato dalla Digos: una conversazione tra amici

Creato il 11 luglio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Vai ai servizi sociali, ti senti dire che puoi scegliere tu la priorità dei farmaci per i quali ricevi un contributo (dettaglio un po’ sui generis), poi per tenerti alto il morale ti chiama la Digos. Numero sconosciuto e invito a presentarsi in Questura. Che succede? Pericolo? Stato di fermo? Sommossa? Allarme?
Ma no. Ufficialmente niente di ufficiale. Sandro Merli (come definirlo: il temibile invalido di Borgo Loreto? Nel quartiere però di invalidi ahimé ce ne sono e hanno una casa popolare) è stato trattenuto dalla Digos dalle 12 a poco prima delle 15, ora dell’arrivo a casa, per una “conversazione tra amici”.
Nuova opportunità per i cremonesi quindi: sei solo, triste, pensi che l’assessore Amore, la direttrice delle politiche sociali Eugenia Grossi o Aem o addirittura Lgh siano incappati in un qualche problema? Che non abbiamo azzeccato la strategia adatta all’emergenza sociale?
Almeno al morale ci pensa la Digos! Una telefonata a sorpresa, un ritrovo in un clima sereno, amicizia, ospitalità, buon umore, simpatia. Bisogna ammettere che i metodi della Questura fanno progressi. D’altronde l’ex gestore del Sax pub, Sandro Merli, come tale conosceva già i tutori dell’ordine, i quali però sembrano ben disposti, com’è naturale, verso gli onesti.
A essere schietti qualche discussione c’è stata, nel massimo relax ovviamente. Si è parlato di “stato di necessità”, di alcuni particolari del codice di procedura penale. Mancava solo un thé con i pasticcini, ma non si può pretendere tutto, poi con lo Stato che taglia tutto quello che può.
Dal vigile amico al poliziotto amico, quindi i cremonesi sono in buona compagnia: male che vada, non soffriranno di solitudine.


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