Le indagini sono state chiuse e riguardano i vertici del Pirellone, dall’assessore Boscagli, cognato di Formigoni, all’ex direttore regionale Carlo Lucchina, che per lunghi intensi anni ha ricoperto il delicatissimo ruolo. L’ipotesi di reato di turbativa d’asta e corruzione però riguardano anche il capogruppo del Pdl Paolo Valentini. Eventuali irregolarità emerse nel corso di appalti per la telemedicina presso alcuni ospedali in Lombardia.
L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato dal pubblico ministero della Procura di Milano Tiziana Siciliano.