Il manicomio è uno dei luoghi più perturbanti e spaventosi e per questo motivo il cinema di paura ne ha sempre approfittato per ambientarvi storie di vario tipo, sia horror soprannaturali che thriller psicologici: dal classico Il corridoio della paura (1963) di Samuel Fuller ad alcuni gotici inglesi anni settanta come Asylum (1972), proseguendo con i moderni L’esercito delle 12 scimmie (Terry Gilliam, 1995), Halloween: The beginning (2007) di Rob Zombie, The ward di Carpenter (che aveva già ambientato in un manicomio l’inizio e la fine del suo capolavoro Il seme della follia) fino ad arrivare al mockumentary ESP-fenomeni paranormali (2010) e relativo sequel. Prepariamoci ora a vedere Sanitarium (nulla a che fare con l’omonimo videogame), un horror made in USA composto da tre episodi per la regia di Bryan Ramirez, Kelly Valderrama e Bryan Ortiz: un’ulteriore testimonianza, se mai ce ne fosse bisogno, del fatto che il modello del film a episodi è tornato in voga, soprattutto per quanto riguarda l’horror. Il contenitore della vicenda è il manicomio diretto dal dottor Stenson (Malcolm McDowell), il quale introduce le storie di tre pazienti. Lo spettatore sarà quindi accompagnato in un viaggio da incubo negli abissi di tre menti malate, fra allucinazioni, voci e realtà parallele, raggiungendo i territori del paranormale. La struttura del film e i temi affrontati fanno pensare a una derivazione, più o meno diretta, dal cult dell’horror inglese Asylum – La morte dietro il cancello (1972) di Roy Ward Baker. Nel cast anche Robert Englund e Lou Diamond Phillips. Sanitarium è destinato al circuito straight-to-video attraverso la Image Entertainment, che lo distribuirà in DVD a partire dal 31 dicembre di quest’anno.
Davide Comotti
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