Il vero vincitore del sessantunesimo Festival di Sanremo è Twitter. Già, il socialcoso che fino a qualche settimana fa in Italia definivano inutile.
Mi piacerebbe vedere i numeri degli utenti che twittavano durante la diretta del Festival. L’hashtag #Sanremo è stato strepitoso, era come leggere la Gialappa’s, l’ironia e il sarcasmo che hanno gli utenti Twitter è qualcosa di unico, ogni qualvolta che scrollavo i tweet ridevo da solo come uno scemo, il più massacrato è stato Albano, ma anche i vari Patty Pravo, Morandi, senza dimenticare ovviamente la Canalis.
Durante la finale di ieri sera gli hashtag come #sanremo #vecchioni #canalis erano diventati mondiali, con una media approssimativa di 50 tweet ogni 20 secondi, Sanremo è stato senza dubbio l’evento televisivo più seguito su Twitter fino ad oggi.
Ovviamente non è mancata la “polemica”, ovvero Max Pezzali venerdì sera non appena saputo dell’eliminazione da dietro le quinte, ha usato il suo account su Twitter per annunciare che sia lui che Tricarico erano stati eliminati. Un vero e proprio spoiler se consideriamo che l’annuncio da Morandi è stato dato circa mezz’ora dopo. Nessun spoiler invece ieri sera… nonostante fosse scontata la vittoria di Roberto Vecchioni con Chiamami Sempre Amore, fino alla fine sono stati bravi a tenere segreto il vincitore.
Ha vinto Vecchioni quindi, come in molti pensavano e speravano, non io, che fin dall’inzio mi ero schierato con Nathalie Giannitrapani con la sua Vivo Sospesa, pezzo bellissimo, esibizioni un po’ meno, avrà pagato l’emozione? può essere.Infine che dire della conduzione, come dite? quale conduzione? come quale conduzione… quella di Morandi, accompagnato dalle due veline\vallette Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, e dalle due iene Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu (menomale che c’eran loro). E già, perché diciamocelo pure, se non c’era il duo comico genovese sto Sanremo sarebbe stata una noia assoluta, per essere eleganti.
Una conduzione imbranata e decisamente fuori luogo quella di Morandi con quelle interviste a tratti imbarazzanti, quella Elisabetta Canalis che definire inutile è un eufemismo, ridicola durante l’intervista a Robert De Niro (antipatico e poco rispettoso nei confronti del Festival) mostrando un inglese degno del miglior Lapo Elkann. Ha fatto sicuramente il suo Belen Rodriguez, ha cantato e ballato, cercando di non andare oltre, mostrando eleganza ed umiltà, oltre che la sua bellezza. Infine loro, che alla vigilia erano stati definiti “inadatti” per un evento del genere, ecco, io (e non solo) dico menomale che c’eran loro. Un po’ ingessati durante la prima puntata, dove se ne sono usciti con quel ti sputtanerò che rimarrà una delle noti migliori di questo evento, insieme a quel “io penso ai cazzi miei” di Luca Bizzarri, sbroccato ieri a fine serata non appena Morandi lo ha invitato all’ennesimo “lecchinaggio” nei confronti dei dirigenti Rai ricordandogli di rimanere bipartisan.Insieme agli sketch di Luca e Paolo di questo Festival verrà ricordato l’intervento di Roberto Benigni, che io definirei epico! Raccontando l’inno di Mameli con trasporto ed emozione, come solo lui potrebbe fare. Sublime.
Che altro dire, basta mi fermerei qui, ah dimenticavo, restiamo uniti!