Parla bene chi testimonia con le azioni, ciò che annuncia con la bocca.
I poveri in spirito sono il popolo di Dio. Staccati dalle cose terrestri, nelle altezze della povertà, essi contemplano il figlio di Dio nei misteri della sua vita e nella gloria del cielo. I mondani, che hanno fede solo di parole, e ripongono la speranza in se stessi e nelle loro cose, e si appoggiano unicamente sull’uomo, sono ingordi di cose terrestri e puzzano di mondo.
L’accumulatore di ricchezze è più povero dei poveri, perchè non è padrone di se stesso: é il denaro il suo signore; sembra un pssessore, in realtà è proprietà del danaro. Chi non é mai sazio, seppure diventi padrone del mondo, é un mendico; non é povero colui che si accontenta di quello che ha.
Quanto più l’uomo allarga i suoi possessi, tanto più si limita, perché perde la sua libertà. La smania delle ricchezze lo rende schiavo e, facendosi servo di esse, si immeschinisce. Infelice chi è più piccolo delle cose che possiede