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Santa Sede emette legge su trasparenza finanziaria

Creato il 10 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
La Santa Sede, su impulso di Papa Francesco, emana una nuova legge in materia di trasparenza e di vigilanza finanziaria.

Photo credit: HarshLight / Flickr / CC BY 2.0.

Papa Francesco continua a spingere la Santa Sede spiritualmente, ma è anche sul lato terreno che si avverte forse di più la sua portata riformista. Ed è sulla trasparenza finanziaria il senso di quello che sta avvenendo in Vaticano: dopo la pubblicazione del bilancio dello Ior e l’istituzione delle commissioni, nominate da Papa Francesco, per riformare la banca vaticana nel senso della trasparenza, è proprio sulla trasparenza che è stata emanata una nuova legge dalla Santa Sede. La nuova legge rafforza le norme già vigenti in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e finanziamento del terrorismo, vigilanza e regolamentazione degli enti di natura finanziaria, collaborazione e scambio di informazioni da parte dell’Autorità di informazione finanziaria a livello nazionale e internazionale, dichiarazione di trasporto transfrontaliero di denaro contante e misure contro soggetti che minacciano la pace e la sicurezza internazionale. Una parte consistente della legge è dedicata proprio al primo punto definito sopra, ovvero alle misure contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo, con un attività di valutazione dei rischi dei soggetti e una verifica delle controparti, oltre a una disciplina del trasferimento internazionale di fondi. Ampi poteri e ampio spettro di controllo viene dato all’Autorità di informazione finanziaria della Santa Sede, che era stata creata già da Benedetto XVI nel dicembre 2010, ma che vede ora allargarsi le sue competenze e i suoi doveri. Tutte le transazioni o operazioni considerate sospette verranno segnalate proprio all’Aif, che in caso di motivati sospetti di attività di riciclaggio o sostegno al terrorismo, potrà mandare un rapporto al promotore di giustizia e sospendere eventualmente l’esecuzione delle transazioni e delle operazioni stesse fino a cinque giorni lavorativi. Per quanto riguarda il trasporto transfrontaliero di denaro contante, per un importo pari o superiore a 10mila euro, fuori e dentro e la Santa Sede, esso sarà disciplinato dalla legge. Inoltre, l’Aif collaborerà con le altre autorità della Santa Sede stessa e degli altri Stati, sulla base di protocolli d’intesa, allo scambio e alla raccolta di informazioni inerenti alla vigilanza finanziaria.


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