Un mese fa scrissi di While my guitar gently weeps, la ritenevo un buon omaggio ai Beatles, anche se il solo di chitarra di Clapton ha un'espressività maggiore. Sono ormai 10 giorni che ascolto l' album, chiedendomi se queste rivisitazioni di Carlos siano o non siano degne di lui...
Se le collaborazioni sono belle (Chris Cornell, Rob Thomas, Ray Manzarek, Joe Cocker...), come anche buona parte dei brani scelti, da Santana era logico aspettarsi qualcosa di più!
Di seguito cercherò di elencarvi un pò le mie sensazioni:
Whole lotta love: la voce di Cornell è eccezionale, sembra di sentire il miglior Plant, ma Santana suona troppo la solista durante il cantato e, lo wah wah non sembra molto appropriato, inoltre il suono della Paul Red Smith perde il confronto con quello della Gibson di Page.
Can't you hear me knocking : questo è sempre stato uno dei miei brani preferiti dei Rolling Stones in Sticky Fingers. Non capisco perchè Carlos si ostini a suonare come un forsennato quasi privo di gusto sul cantato! Certo è che la ritmica perde molto il confronto con quella di Keith Richards. Ho sempre pensato che in questa canzone, Mick Taylor avesse fatto un solo di chitarra ispirandosi a Santana, ma evidentemente Carlos vuole smentirmi, perchè di quelle note lunghe e ispirate dall' ex Rolling Stones non vi è traccia! Lo so non si può chiedere ad un mito di rifare un altro, ma quella era una caratteristica del brano ed anche le sonorità centrano ben poco...nonostante i ritmi latini tipici dell'originale.
Se Sunshine of Your Love ha un bel ritmo latino e Thomas la canta divinamente, Santana si diverte a fare il Clapton nel solo di chitarra, ma non mi sembra molto a proprio agio con brani come questo, dove i riff la fanno da padrone.
Sicuramente le sonorità di questo Santana si sposano meglio con brani come Photograph, che direi ha una buona riuscita.
La cosa che non capisco è perchè trasformare Back in Black in un rap, come a volere emulare gli Aerosmith con i Run Dmc di Walk this way...
Devo dire che la rivisitazione di Riders on The Storm mi piace, forse perchè l' Hammond suonato da Manzarek ispirerebbe chiunque e, forse, Carlos qui ha fatto il migliore assolo dell' album!
Smoke on the water.. già... di tutti i brani dei Deep Purple propria questa fatta e rifatta doveva scegliere? Mi fa quasi fatica ascoltarla...
Sicuramente Dance the night away non mi dispiace, forse perchè la sento molto anni '80 ed il ritmo latino non mi dispiace.
Bang a Gong, non è male, anzi parrebbe rivitalizzata dalle sonorità e dalla chitarra di Santana, che pare trovarsi a suo agio in brani rock come questo.
Joe Cocker, con la sua fantastica voce roca, pare volerci riportare a quel fantastico Woodstock, dove Hendrix era la stella più accesa su quel palco.. Santana, pare non volere strafare, anzi a parte qualche fraseggio sembra davvero volere rendere omaggio a colui che giustamente viene ricordato come il migliore. Certo non è la versione di Steve Ray Vaughan, nemmeno quella pomposa di Clapton, diciamo che in una sorta di riverenza Carlos si lascia trasportare dal brano e finalmente si risentono quelle note lunghe e quei fraseggi più tipici del vecchio Santana.
In finire, quella I ain't superstitious di Willie Dixon, ma nella versione di Jeff Beck, aiutato da Jonny Lang. Pare però che Lang non suoni, ma canti e basta e questa mi sembrerebbe un occasione persa per un grande duetto, ma il brano riesce bene e tra l' altro è bello risentire Carlos alle prese con il blues!
In sostanza è un album che poteva offrire qualcosa di più, mi viene da dire che Santana farebbe meglio a fare Santana, ma forse di questi tempi ci si può accontentare!
Video:GUITAR HEAVEN: Santana & Joe Cocker do Jimi Hendrix Experience's "Little Wing"