Ecco un prontuario anti-noia per Santo Stefano. Dieci cose da FARE se non siete masochisti
1. Fare piazza pulita degli avanzi degli ultimi due giorni
2. Per chi vive nel piovoso Nord: stare a letto evitando di aprire le tapparelle
3. Leggere un libro, in mancanza di quotidiani
4. Attingere ai vecchi numeri della rubrica per riscoprire la fidanzata mancata del liceo
5. Godersi il più classico dei cinepanettoni. Spettacolo di metà pomeriggio, poi aperitivo e a letto
6. Meditare sul futuro a mente lucida (da maneggiare con cura)
7. Fare gli auguri di buon onomastico ai propri amici che di nome fanno ‘Stefano’
8. Pianificare l’ultimo dell’anno (se possibile mettersi in moto dalla mattina, è già tardi…)
9. Sfogliare vecchi album di foto o pensare a quanto sarebbe bello essere in un posto esotico (attenzione, può avere effetti collaterali)
10. Dare fondo alla cantina (last but not least…)
Ed ora dieci cose da NON fare (il giorno di Santo Stefano)
1. Pesarsi
2. Provarsi la pressione
3. Vedere i parenti
4. Portarsi avanti col lavoro
5. Andare a correre sotto la pioggia per esorcizzare tortelli, salumi e panettoni ingurgitati negli ultimi giorni
6. Per i non praticanti: andare a messa (quella di Santo Stefano non è un jolly che ripaga delle assenze di un anno)
7. Iniziare letture improbabili
8. Guardare i Tg (godetevi ancora un giorno senza incazzarvi)
9. ‘Sfogliare’ su Youtube i discorsi di Berlusconi, Letta o Napolitano
10. Visitare una grande città (è tutto chiuso, piove e fa freddo, scegliete un altro momento)
In foto Santo Stefano, primo cristiano martire (da Wikipedia)
A cura di Filippo Manvuller