Santos

Per me che sono del sud Italia, ascoltare, ed in questo caso vedere queste storie, un po’ di tristezza me la mette. Purtroppo le mafie, come Saviano e tanti altri ci mostrano di continuo, esistono. Esistono in tutta Italia, ma qui al Sud lo sentiamo tanto. E’ infiltrata ovunque, dallo spaccio alle scommesse sportive. Questa storia racconta proprio questo. Sogni di ragazzi di strada infranti, costretti a fare ciò che non avrebbero voluto, solo per paura di morire, o forse paura di non riuscire a fare nient’altro nella vita. Un’ignoranza che le mafie sanno sfruttare. Questa storia è riuscita a colpirmi, messa in scena in modo eccezionale, leggero, che riesce a farsi comprendere da tutti. Che riesce ad entrare nell’animo di tutti. Sono uscito dal teatro un po’ triste, ma con la consapevolezza che c’è chi ha il coraggio di dire apertamente, ciò che tanti hanno il terrore di fare. Complimenti a tutta la compagnia per questo lavoro eccezionale, e consiglio a tutti di non perdere questo lavoro.

DESCRIZIONE È la storia di quattro ragazzini che vengono assoldati come vedette della camorra. Il loro compito è quello di giocare a calcetto in una piazza dominata dai puscher ed avvisare quando arriva la polizia o qualcuno sospetto. La carriera dei ragazzi comincia col dover scegliere tra il calcio e la delinquenza. Il gioco del calcio come metafora della vita, come unica soluzione per uscire da una realtà che appare misera.

DA UN RACCONTO DI Roberto Saviano | ADATTAMENTO TEATRALE DI Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro | REGIA Mario Gelardi | LUCI | Francesco Sabatino | MUSICHE Francesco Forni | SCENE Luigi Ferrigno | COSTUMI Giovanna Napolitano | VOCE Raffaele Auriemma | ATTORI Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale Di Mauro, Adriano Pantaleo | COMPAGNIA Gli Ipocriti – Teatro Nuovo | TEATRO Teatro Centro Sociale di Pagani | DATA 12/02/2011