Magazine Ecologia e Ambiente
Un'altra ricetta adatta anche per chi, come me, ha la pelle sensibile o problematica.
Negli ultimi anni il sapone da rasatura ha decisamente perso appeal, soppiantato spesso dalla schiume da barba che tutti conosciamo, che dalla loro possono vantare una maggiore praticità di utilizzo e la creazone di una schiuma più densa e duratura.
Purtroppo però queste schiume hanno delle formulazioni che non vanno molto d'accordo con le pelli più sensibili, divenendo spesso causa di arrossamente e irritazioni.
Una soluzione a questi inconvenienti potrebbe forse essere il sapone di cui parleremo oggi.
Ancora una volta, ci vuole meno a farlo che non a spiegarlo: basterà sciogliere a bagnomaria circa 50g di buon sapone grattugiato (mi raccomando che sia vegan&cruelty free!) con una piccola quantità di acqua (se il sapone è industriale servirà almeno un cucchiaio di acqua, se invece si tratta di sapone autoprodotto o comunque artigianale ne servirà molta meno, poche gocce saranno sufficienti).
Una volta che il sapone sarà ben sciolto, potremo aggiungere un cucchiaio di olio di oliva (o altro olio a scelta, anche l'oleolito di camomilla ci starebbe bene) e 10-20 gocce di olio essenziale di lavanda (olio essenziale puro, non le essenze profuma ambienti!). Una volta mescolato bene il tutto, dovremo solamente colare il sapone in un contenitore richiudibile e far raffreddare.
Il sapone così rilavorato durerà parecchi mesi e si potrà usare con un comune pennello da barba.