A quasi un anno dall’omicidio della quindicenne di Avetrana, Sarah Scazzi, uccisa il 26 agosto 2010 la Procura di Taranto ha chiesto il processo per 15 indagati. Gli avvocati impegnati saranno 4, tre tarantini e uno romano, ai quali in precedenza era stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Per il caso Scazzi, in quasi un anno, una famiglia, quella Misseri è passata tutta tra le mura delle patrie galere dove ancora soggiornano la zia di Sara, Cosima Serrano in Misseri e la cugina, Sabrina Misseri. Nell’elenco degli indagati risulta anche Vito Junior Russo, difensore di Sabrina Misseri, accusato di favoreggiamento personale, di intralcio alla giustizia e di soppressione di atti veri. Mentre, Emilia Velletri, moglie di Russo, avvocatessa ed ex difensore di Sabrina, è tra gli indagati perchè le viene contestata la soppressione di atti insieme al marito, ed infine risulta essere accusato un altro avvocato, Gianluca Mongelli accusato di favoreggiamento personale insieme a Russo. Mentre accuse minori sono rivolte all’avvocato romano Francesco De Cristofaro, ex difensore di Michele Misseri, accusato di infedele patrocinio. Un caso che diventa sempre più complicato ed intricato. Il tempo passa e l’omicidio di Sarah diventa un vero e proprio caso da manuale, durante il tempo passato tra l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e la richiesta di rinvio a giudizio, i magistrati hanno interrogato per l’ennesima volta due indagati che avevano chiesto di essere ascoltati. Questi ultimi, apprendiamo, sono Antonio Colazzo e Anna Scredo, accusati di favoreggiamento personale nei confronti del cognato Giovanni Buccolieri. L’oramai noto fioraio di Avetrana che aveva raccontato e fatto mettere a verbale di aver visto dapprima raccontò agli inquirenti di aver visto, Cosima Serrano,proprio il giorno dell’uccisione di Sarah, costringere in strada la ragazza a salire a bordo della sua auto, ma qualche giorno dopo l’uomo aveva ritrattato giurando si trattasse esclusivamente di un sogno.Qualche giorno fa poi, doveva essere sentito Michele Misseri, che aveva fatto richiesta, tramite il nuovo legale Armando Amendolito, ma, mercoledì scorso il notissimo zio Michele lnon si è presentato in Procura, rinunciando all’interrogatorio.
Leggiamo su ADNK che i 15 atti sono stati notificati il primo di luglio a effettiva conclusione delle indagini. Ora si attende il giorno dell’udienza.
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